REDAZIONE PISTOIA

Canti di rivolta e d'amore, esplode il profondo Sud nel nuovo "Bella Ciao" di Tesi

Giovedì 10 giugno lo spettacolo "A Sud di Bella Ciao", versione rivista e arricchita dello spettacolo andato in scena nel 2014, apre la rassegna "Spazi aperti" nella Fortezza Santa Barbara targata Atp

La formazione di musicisti di "A Sud di Bella Ciao"

Pistoia, 9 giugno 2021 - Un canto di libertà, speranza, pace e giustizia che da decenni risuona nelle piazze del mondo, là dove ancora oggi si lotta per i diritti umani; un canto che non ha bandiere, ma è pura espressione dell’antifascismo. Un canto che ci ha accompagnato di balcone in balcone anche nella resistenza al virus, capace di farci sentire tutti sotto lo stesso cielo e che tra le antiche mura della Fortezza Santa Barbara in versione rivista e arricchita si appresta ad aprire in anteprima nazionale il cartellone dei “Spazi aperti”, la rassegna estiva targata Associazione Teatrale Pistoiese. Giovedì 10 giugno (ore 21.15) arriva il nuovo progetto di Riccardo Tesi “A Sud di Bella Ciao” (produzione Atp e associazione culturale ViaVai; biglietti già sold out), affresco popolare che passa dal canto di temi universali come l’amore e il lavoro proposto da una formazione straordinaria che conta sulla presenza dello stesso Tesi (organetto), di Elena Ledda (voce), Lucilla Galeazzi (voce), Alessio Lega (voce, chitarra), Nando Citarella (voce, tamburello, chitarra battente), Maurizio Geri (voce, chitarra), Gigi Biolcati (percussioni, voce) e Claudio Carboni (sax), con la partecipazione straordinaria di Tosca.Perché riproporre ‘Bella ciao’ integrando l’originale con atmosfere del sud, allargando la formazione che fu nel 2014?“Il successo riscosso dal primo ‘Bella Ciao’, nato per festeggiare i cinquant’anni dall’originale, è stato tale che riprendere il filo del riscorso ci è sembrato il modo migliore per proseguire quest’avventura meravigliosa. ‘Bella ciao’ fu nel 1964 il primo spettacolo di musica popolare folk revival incentrato però solo sulla musica settentrionale. Due anni dopo ecco ‘Ci ragiono e canto’ di Dario Fo che in qualche modo apriva alla musica popolare del meridione. Qui si inserisce ‘A Sud di Bella Ciao’, una produzione che abbiamo pensato in continuità con ciò che l’ha preceduta”.Si può dire dunque che nel Sud viva forse l’anima popolare più profonda e autentica…“L’impatto lento dell’industrializzazione nel meridione ha consentito qui di conservare meglio le tradizioni. Negli ultimi anni poi la musica del sud è letteralmente esplosa, fino all’ultimo fenomeno del tarantismo, solo uno degli esempi di ricchezza musicale meridionale conosciuti in tutto il mondo”.A che tipo di spettacolo assisterà il pubblico?“Proponiamo un viaggio che toccherà la Sardegna con una voce straordinaria come quella di Elena Ledda, suggestioni dalla Sicilia con le canzoni di Rosa Balestrieri che fu nello spettacolo di Fo, pezzi di Puglia con Matteo Salvatore, assaggi di Napoli con Nando Citarella e poi musiche dalla Calabria, incroci che suggeriscono rituali e si mescolano con i canti delle mondine o dei pescatori. E poi quell’idea che ‘musica’ è anche terapia: ad esempio il fenomeno della taranta, pensata per combattere depressione e isteria. Ad arricchire le performance poi ci sarà la presenza di un’amica, Tosca, interprete tra le più attente alla musica popolare”. Dove viaggerà ‘A Sud di Bella Ciao’ dopo Pistoia?“Saremo in Austria e poi a Reggio Emilia, Napoli, a Loano per l’importante festival della musica tradizionale, in Sardegna. Insomma, compiremo un lungo viaggio su e giù per l’Italia e non solo”. Biglietti sold out. Prevista misurazione della temperatura all’ingresso, igienizzazione delle mani, distanziamento e mantenimento della mascherina per tutta la durata del concerto.linda meoni