
Blitz al campo nomadi di Pistoia: trovati rifiuti pericolosi per la sicurezza ambientale e la salute pubblica (foto repertorio)
Pistoia, 23 maggio 2025 – È scattata alle prime luci dell’alba del 23 maggio una vasta operazione di polizia giudiziaria al campo nomadi di via Ciliegiole, noto come “ex campo volo”, dove è stata scoperta una discarica abusiva con rifiuti urbani e speciali, molti dei quali pericolosi.
L’intervento, coordinato dalla Procura distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Firenze, ha coinvolto oltre 40 operatori tra militari dell’Arma dei carabinieri del gruppo per la tutela dell'ambiente e della sicurezza energetica di Roma, carabinieri del comando provinciale di Pistoia, due unità cinofile del nucleo di Firenze, un elicottero del nucleo di Pisa e più di 10 agenti della polizia municipale pistoiese. Il blitz ha dato esecuzione a un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti di cinque persone indagate per attività organizzate finalizzate al traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva. Le indagini, iniziate a settembre 2023 e proseguite fino a settembre 2024, hanno documentato nel dettaglio un’attività criminale estesa su un’area di oltre tre ettari adiacente al campo. Tra i rifiuti trovati figurano amianto, lana minerale, scarti di pelle, pneumatici, bombolette di co2, bombole di gas e di elio, toner esausto, tubi al neon, vernici contaminate, acidi, solventi e apparecchiature elettroniche dismesse come frigoriferi, monitor e televisori. In molte occasioni i rifiuti venivano smaltiti illegalmente tramite roghi, nonostante la vicinanza dell’ospedale San Jacopo. L’attività investigativa ha ricostruito centinaia di episodi di trasporto, deposito e abbandono illecito di rifiuti. I materiali provenivano da soggetti ancora non identificati, che per risparmiare sui costi si affidavano agli indagati, completamente sprovvisti di autorizzazioni. L’area è stata posta sotto sequestro per evitare ulteriori danni ambientali. Non è la prima volta che il terreno in questione finisce sotto i riflettori: negli anni è stato oggetto di vari interventi di bonifica, con ingenti costi a carico della collettività. Ora, con fondi del Pnrr, sono in corso nuove operazioni di pulizia integrale e analisi del suolo e delle acque per scongiurare rischi sanitari. Le indagini sono ancora in corso per individuare i “produttori iniziali” dei rifiuti. Le forze dell’ordine lanciano un appello: “Chi produce rifiuti deve rivolgersi esclusivamente a ditte autorizzate. Alla cittadinanza chiediamo di segnalare qualsiasi situazione sospetta, per evitare il ripetersi di casi gravi come questo”.