
Vittoria contro la Francia. E podio più alto. nel fioretto a squadre. "Più forti degli ostacoli".
L’unione fa la forza ma a Genova ha fatto anche di più. Filippo Macchi, fiorettista pisano e astro nascente della scherma italiana, ha trascinato gli azzurri sul tetto d’Europa conquistando la medaglia d’oro nella gara a squadre degli Europei, andati in scena giovedì nel capoluogo ligure. Una conferma per il quartetto italiano – guidato dal pisano Simone Vanni e composto, oltre che da Macchi, da Guillaume Bianchi, Tommaso Marini e Alessio Foconi – che torna sul gradino più alto del podio continentale dopo il bronzo ottenuto a Basilea nel 2024. E non poteva esserci epilogo più esaltante di un successo al cardiopalma contro i tradizionali rivali francesi, battuti per 45 a 43 in una sfida che ha tenuto col fiato sospeso fino all’ultima stoccata. "Una grande emozione", racconta Macchi, 23 anni, portacolori del Circolo Scherma Navacchio. "Una giornata di gara pazzesca che ci ha messi a dura prova. Soprattutto in semifinale contro la Russia - quando siamo stati sotto di 12 stoccate - e nello scontro decisivo coi francesi. Abbiamo però dimostrato a noi stessi e agli altri che anche se ci troviamo davanti a degli ostacoli, possiamo rimetterci in piedi e uscirne vincitori".
L’adrenalina non è ancora scesa, né per l’impresa in pedana né per la rivincita personale dopo un inizio difficile: eliminato agli ottavi nella prova individuale dai colpi mancini dell’ungherese Daniel Dosa con il punteggio di 15-13, Filippo ha reagito con la serietà che lo contraddistingue. Non si è arreso al risultato e, anzi, a testa alta ha affrontato le gare a squadre dando il suo contributo per scalare la vetta d’Europa. Ed è dunque con uno splendente primo posto che si chiude l’avventura genovese degli azzurri, che portano a casa un bottino di 13 medaglie: tre ori, due argenti e otto bronzi. Risultati che valgono all’Italia il secondo posto nel medagliere ma che testimoniano – anche grazie all’esempio di Pippo Macchi – che nello sport la vera forza non è non cadere, ma rialzarsi ogni volta.
Mario Ferrari
Continua a leggere tutte le notizie di sport su