Ripartire da qui. Pari e fatiche col Cagliari

Un punto che rimette in moto il Pisa dopo il ko col Cosenza. Ma la classifica si accorcia ancora: i nerazzurri adesso sono ottavi

Ripartire da qui. Pari e fatiche col Cagliari

Ripartire da qui. Pari e fatiche col Cagliari

di Saverio Bargagna

Pisa-Cagliari termina esattamente come iniziata: un’occasione ghita per i nerazzurri e una gioia strozzata in gola. Nel mezzo al match vi è molto Cagliari, senza dubbio. Nel complesso il pareggio è comunque risultato equo, anche se per buone fasi della sfida il predominio sardo – complice un palleggio superiore e una prestanza fisica prevalente – si fa preferire. Tuttavia il Pisa regge bene lo stress di un duello complesso e faticoso e intasca un punto che muove la classifica anche in chiave playoff dopo il doloroso ko di Cosenza. La squadra di D’Angelo tuttavia arretra all’ottavo posto in classifica, ultima frontiera in chiave spareggi. A sei giornate dal termine i giochi restano aperti in ogni senso: lo 0-0 all’Arena ci racconta però quanto vi sia ancora da sudare.

Le qualità tecniche e la velocità di Nandez, Mancosu e Lapadula rendono complesso il pomeriggio nerazzurro, ma la fase difensiva regge l’urto senza capitolare e rispondendo colpo su colpo. La coperta si fa corta negli ultimi 25 metri, laddove il Pisa non riesce ad incidere quanto dovrebbe. Torregrossa vive di una condizione fisica precaria che ne limita raggio d’azione e potenza. Morutan per trovare spazi è costretto ad arretrare sulla linea di metà campo, ma resta comunque inespresso. Il rumeno incide poco anche se l’assist per Moreo, dopo 70 secondi, rischia di farci scrivere una partita ben diversa. Il 32 viene messo a tu per tu con Radunovic, ma non ha "spacca" la porta. A suo modo è una svolta.

Il primo tempo risulta piacevole. Il Cagliari gode di qualche buona occasione per sbloccarla, ma il Pisa ribatte e crea opportunità pur mancando sempre dell’ultimo tocco. Nella ripresa la squadra di Ranieri prova ad alzare i giri del motore. Coglie un palo con Azzi, ma rischia tantissimo proprio all’ultimo secondo quando Radunovic è costretto al miracolo su Sibilli. E’ comunque nella ripresa che il Cagliari può dire di avere fatto qualcosa di più.

E’ evidente che il Pisa non stia attraversando il momento più brillante della stagione, ma è anche vero che le premesse per migliorare vi sono e non vanno dimenticate. La condizione di Torregrossa andrà crescendo, così come importante – anche se non immediato – sarà il recupero di Touré che garantirà un adeguato ricambio a centrocampo dove la coperta è corta. Una coperta corta anche perché, al momento, l’ex Pontedera Gargiulo – che doveva rappresentare potenzialmente la quarta scelta e garantire ricambio e ossigeno in mediana – sembra essere uscito dalle rotazioni, tanto che D’Angelo vi preferisce il giovane (interessante) Zuelli.

Che il calendario fosse complesso lo diciamo da tempo e dobbiamo, ancora una volta ribadirlo. Domenica sfida difficile a Terni contro una squadra che probabilmente ha già perso il treno playoff, ma che contro il Pisa si giocherà l’ultima (flebile) speranza. Poi domenica 23 aprile in casa all’Arena arriverà il Bari: un aprile di fuoco che non emetterà verdetti, ma fra 180 minuti sapremo molto di più su questo campionato.