ANDREA MARTINO
Sport

Corrado, che bordate a Inzaghi. "Noi poco chiari? Parole infelici. Ha sbagliato a non cambiare disco»

Poi però tende la mano all’ex allenatore nerazzurro: "Lo perdoniamo e gli vogliamo ancora bene"

i tifosi espongono striscioni chiedendo uno stadio migliore

i tifosi espongono striscioni chiedendo uno stadio migliore

Prima di ogni lungo viaggio il consiglio degli esperti è sempre il solito: liberarsi delle scomodità, indossare scarpe comode e sgomberare la mente da scorie e pensieri negativi. All’orizzonte c’è il tragitto più complicato mai affrontato da otto anni a questa parte dal Pisa e Giovanni Corrado ha fatto suo il suggerimento, mettendo un punto fermo alla vicenda Inzaghi e aprendo poi le finestre lasciando circolare l’aria nuova portata dalla presentazione di Alberto Gilardino. "Pippo, durante la prima conferenza stampa da tecnico del Palermo, ha parlato di cose poco chiare viste e vissute qua a Pisa nell’ultima parte della sua esperienza" ha affermato l’amministratore delegato nerazzurro.

"Sono rimasto un po’ spiazzato da questa affermazione – ha proseguito Corrado -, tanto che mi sono confrontato con Davide (Vaira, ndr) perché pensavo di ricordare male. Inavvertitamente possiamo commettere degli errori nelle relazioni e negli scambi con le altre persone, perciò ho voluto confrontarmi con lui". "Francamente però non abbiamo capito a cosa si riferisse Pippo. Siamo qui dal dicembre del 2016 e di cose o vicende poco chiare, da quel momento a oggi, ne sono successe pochissime. La nostra gestione societaria, sportiva e finanziaria è trasparente e ben chiara, talmente tanto che quando un anno fa Inzaghi si presentò lo sottolineò. Credo che, molto più semplicemente, nell’emotività del momento abbia confuso l’esperienza di Pisa con quelle ben più problematiche vissute nelle stagioni precedenti, pronunciando parole infelici e dimenticandosi di cambiare disco. Ma per quanto ci riguarda non cambia l’affetto e la gratitudine nei suoi confronti".

Giovanni Corrado ha chiuso la parentesi legata a Inzaghi concedendosi però una bordata mascherata da un sorriso sardonico: "A più riprese ci aveva evidenziato il desiderio di vincere un altro campionato di B per arricchire la sua carriera e di conseguenza lo abbiamo lasciato partire. Il Pisa è in A, non avremmo potuto rinunciare a questo torneo per accontentare Pippo. Così, pur avendo sottolineato a più riprese il suo amore per la squadra e l’ambiente, abbiamo deciso di comune accordo che la scelta migliore fosse la separazione delle nostre strade: il Palermo si è comportato in modo molto lineare nei confronti del Pisa ed è stato semplice definire l’addio con Inzaghi". Poi, finalmente, lo sguardo si è rivolto all’orizzonte che attende lo Sporting Club: "Sono veramente emozionato, perché da quando abbiamo iniziato il percorso alla guida del Pisa il sogno era riportare il nerazzurro in Serie A. Tre anni fa, dopo la batosta contro il Monza, dissi che non era questione di ‘se’, ma soltanto di ‘quando’. In quel momento di profondo dolore compresi che avremmo tagliato quel traguardo e adesso siamo qua, accanto ad Alberto Gilardino, a dare il via a una stagione storica".

L’amministratore delegato ha spiegato che "la scelta è ricaduta su Gilardino con criterio ma anche entusiasmo: abbiamo scoperto un professionista mosso dai nostri stessi valori, da una grande ambizione ma anche da una serietà eccezionale. È un tecnico molto giovane, che da calciatore ha dato tantissimo al calcio italiano, con tanta voglia di affermarsi seguendo la strada del lavoro, dell’impegno e del sacrificio quotidiano. Questi sono i nostri stessi concetti cardine nell’impostazione della rosa e del percorso da seguire durante il campionato: è stato naturale trovare l’accordo e affidargli la panchina".

M.A.

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