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Maran & Maraner Nome e destino

"Nomen omen" recitavano i Latini, per indicare che il destino di una persona fosse già delineato dal nome apposto dai genitori. Prendendo in prestito questo motto, appare evidente quanto la parabola professionale di Christian Maraner non possa discostarsi troppo da quella di Rolando Maran. I due cognomi affiancati sembrano quasi uno scioglilingua, a formare una coppia di professionisti accomunati dal luogo d’origine, ma non solo: il nuovo allenatore nerazzurro è nato nel 1963 a Trento; il suo vice ha mosso i primi passi a Rovereto, a 28 chilometri di distanza, dove è nato nel 1970. Da un binomio a un altro, da D’Angelo-Taddei a Maran-Maraner: nel primo caso l’ex fantasista vecchianese era stato allenato dal mister pescarese; Maran invece è stato compagno di squadra e chioccia del suo futuro vice tra le file del Chievo, in C2.

Nel 1992 Rolando era l’esperto centrale difensivo e bandiera della formazione veronese, Christian a 19 anni scalpitava per ritagliarsi l’opportunità di debuttare nel calcio dei grandi: ironia della sorte la chance capitò grazie alla squalifica rimediata da Maran, che permise a Maraner di giocare titolare proprio contro il Trento. Abbandonato il campo a causa di due gravi infortuni al ginocchio, per Maraner si schiusero le porte della carriera da tecnico: dopo la gavetta alla guida sempre del Trento in C2, nel 2007 arrivò la chiamata dell’ex capitano per comporre il tandem sulla panchina della Triestina. Dalla società alabardata, in Serie B, è partita così l’avventura della coppia Maran-Maraner, che dopo venticinque anni prosegue nella convivenza e nella rincorsa a obiettivi e stimoli nuovi.

C’è anche un’altra novità all’interno dello staff tecnico: dopo tre stagioni saluta il preparatore atletico Marco Greco, al suo posto arriva Valter Vio. Il curriculum parla da solo: esperienze con Fiorentina, Lazio, Bologna, Sampdoria e Valencia, oltre che collaborazioni con Delio Rossi e Cesare Prandelli. Il Trento (Serie C) ha comunicato l’interruzione consensuale del rapporto con il professionista, che ha commentato così: "Ringrazio il Club per avermi concesso la possibilità di affrontare questa nuova sfida in Serie B, dimostrando una sensibilità non comune nel mondo del calcio e agevolandomi, nonostante il recente rinnovo di contratto".

M.A.