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Inzaghi celebra la promozione a Bari e prepara la sfida contro la Cremonese

Mister Inzaghi festeggia la promozione a Bari e si prepara per l'ultima partita contro la Cremonese, già proiettata ai playoff.

Filippo Inzaghi, 51 anni, festeggiato in panchina dopo la partita di Bari che vale la Serie A

Filippo Inzaghi, 51 anni, festeggiato in panchina dopo la partita di Bari che vale la Serie A

"Abbiamo festeggiato tantissimo". È soddisfatto, contento, ma provato mister Inzaghi nell’ultima conferenza stampa della stagione. Dopo aver ottenuto la promozione a Bari, infatti, sono tanti i momenti in cui i nerazzurri hanno gioito: "Una cosa così è stata incredibile. La festa allo stadio, il giro con il pullman, la cena di ieri sera, essere ricevuti in Comune. Ce ne stiamo rendendo conto ora di aver fatto qualcosa di grande. Siamo molto, molto contenti". Insomma, la testa è catalizzata alla festa, come giusto che sia. "Un susseguirsi di emozioni. Mi sono goduto a pieno la festa. Sono molto stanco. Quando torno a casa c’è un’ulteriore partita, con i bambini, Non vedo l’ora di andare in vacanza. Sono contento di avere ripagato tutta la fiducia posta in me".

Detto ciò, nel futuro prossimo c’è l’ultimo scoglio, la partita contro una Cremonese che si prepara a giocare i playoff: "Ci teniamo a chiudere bene la stagione. Non dobbiamo macchiarla con nessuna brutta figura. È stato un campionato indimenticabile e ci teniamo a fare bene, davanti lo stadio pieno". Certo, negli ultimi giorni sono stati pochi gli allenamenti: "Abbiamo fatto un allenamento, poi ci sarà la rifinitura. Ci tengo che la squadra finisca nel modo migliore. Sicuramente giocherà Nicolas, come Loria e Sussi, erano gli unici senza un minuto in campionato. I due portieri giocherebbero titolare in ogni squadra di Serie B, ma erano dietro a Semper. Si sono sempre allenati benissimo. Merita di giocare. Merita la rete inviolata. Per il resto valuterò: sicuramente in campo ci sarà Caracciolo". Anche una battuta, per la difficoltà della disposizione in campo: "Speravo che qualcuno fosse un po’ stanco, ma si fa fatica a capire chi andrà in tribuna. Meister è squalificato, poi vedremo".

Chi è andato in tribuna contro il Sudtirol è stato Moreo, sul quale Inzaghi ha svelato un retroscena: "Nell’ultimo periodo ha stretto i denti, ha giocato con un dito del piede rotto, gli sono grato. Non l’ho voluto dire perché avevo paura che qualcuno avesse potuto colpirlo lì. Se sta bene giocherà". L’allenatore ha voluto ricordare con piacere anche i messaggi ricevuti dopo la promozione: "Mi hanno scritto tanti colleghi, quasi tutti. Questo mi fa molto piacere. Non voglio menzionarli, tranne due: Alvini e Semplici, due allenatori che nonostante non abbiano avuto una stagione facile, hanno pensato a ringraziarmi. Poi ovviamente mio fratello, il nostro primo tifoso. Il primo messaggio è sempre stato il suo".

Della Serie A che sarà, invece, non è tempo di parlare: "Un altro sport. Il pallone va al doppio della velocità. So benissimo come è fatto quel campionato, ma adesso sinceramente non ho voglia di guardare oltre quest’ultima partita".

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