
L'azionista René De Picciotto col presidente del Lecce Sticchi Damiani
Pisa, 22 aprile 2022 - Un colpo di scena in piena regola a soli 3 giorni dalla partitissima tra Lecce e Pisa. René De Picciotto, uno degli azionisti della società giallorossa, ha infatti lanciato un allarme che ha scosso alle fondamenta l'ambiente pugliese.
DE PICCIOTTO - "Gli azionisti hanno dovuto fare salti mortali quest'anno - dichiara De Picciotto all'emittente locale Telerama -, mi auguro che tecnici e giocatori facciano lo stesso perché noi li facciamo senza la rete sotto. A un certo momento uno si deve fermare; essere tifoso è una cosa, investitore è un’altra. La maglia, il tifo ed il bus scoperto non mi sembrano delle buone ragioni per andare avanti in un modo poco ragionevole". Parole destinate a fare molto rumore e ampiamente criticate dall'ambiente leccese, con i tifosi in apprensione. In una maniera neanche troppo velata è stata messa infatti in discussione la continuità economica del Lecce qualora non dovesse arrivare il grande salto nel massimo campionato italiano, ma anche se ciò dovesse capitare i supporter leccesi dovrebbero abituarsi a tempi magri: "Se si dovesse andare in A avremmo dei fondi che entrerebbero l’anno prossimo - ammette De Picciotto -, questo club ha dei debiti e andrebbero risanati, e ciò non lascerebbe spazio per grandi investimenti. Occorrere assolutamente basarsi sui giovani e sui costi bassi. 20 mila abbonati per 100 mila abitanti è un miracolo. In serie A abbiamo visto che non si poteva fare un programma ambizioso e lo abbiamo pagato in modo penoso con la retrocessione. Se non entra qualcuno con le spalle più grosse delle nostre in caso di A il progetto sarà limitato". Nel momento di maggiore entusiasmo, con oltre 21 mila biglietti venduti per la supersfida di lunedì 25 aprile, uno dei maggiori investitori del club ha lanciato invece un grido di allarme.
FRIZIONI - Secondo alcune indiscrezioni infatti il consiglio di amministrazione del club non sarebbe perfettamente allineato sulla politica societaria da perseguire. La pressione è quindi tutta nelle mani e nei piedi dei calciatori del Lecce che si trovano di fronte a un bivio. O i prossimi avversari del Pisa andranno Serie A oppure il progetto sportivo sarà rivisto pesantemente al ribasso. Il Bari, agguerrita rivale del Lecce, è già neopromossa in Serie B, avendo vinto il campionato di serie C e il prossimo anno si presenterà con slancio in campionato ai nastri di partenza.
Michele Bufalino