MICHELE BUFALINO
Sport

Il Pisa che sfiorò lo scudetto: cena e ricordi

A cento anni dall’impresa sfiorata i parenti dei calciatori organizzano un evento: "Ging si arrabbiava quando passavano palla indietro"

di Michele Bufalino

Una cena per ricordare una squadra leggendaria, a quasi 100 anni dall’evento calcistico più importante della storia del calcio nerazzurro. I discendenti dei calciatori del Pisa Sporting Club che nel 1921 persero la finale scudetto contro la Pro Vercelli hanno voluto omaggiare i loro avi attraverso aneddoti, racconti e una folta presenza di familiari e tifosi, circa una trentina. La serata si è svolta nella cornice del Gui, il ristorante di proprietà di Matteo Anconetani, nipote dell’ex presidentissimo Romeo. La cena è stata organizzata da Paolo Pera, nipote di Guido, tra i protagonisti della finalissima di Torino, il cui centenario cadrà il prossimo 24 luglio. "Siamo felici e ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato alla serata – ha dichiarato Paolo Pera. – Mio zio Guido era uno dei più anziani all’epoca della finale. Dopo il Pisa andò a Bologna e giocò col Fratello di Santiago Bernabeu. Ci raccontava che il leggendario allenatore nerazzurro Ging si arrabbiava sempre perché la palla andava passata sempre avanti e mai indietro".

La famiglia di Paolo Pera, assieme al fratello Stefano e al figlio Lorenzo, che il Pisa lo racconta attraverso le pagine di PisaInVideo, rappresenta il filo conduttore con quella squadra del 1921. Francesco Viale invece ha ricordato il carattere del nonno Aristide, tramandati dalla nonna. "Fu uno dei primi a lavorare nel calcio come professionista, la nonna lo conobbe da tifosa, poi si innamorarono e sposarono – racconta Viale. - Il nonno Aristide restò supporter del Pisa anche una volta conclusa la carriera, quando era sugli spalti a festeggiare la Serie A di Donati del 1968". Tra i discendenti noti degli ex calciatori che fecero la leggenda il figlio di Alberto Merciali, Cesare, ma anche la nipote di Ugo Gnerucci, Nicoletta, che uscì dal campo per infortunio nella finale persa con la Pro Vercelli 2-1, giudicata dalle cronache dell’epoca un furto.

Adolfo Anconetani, figlio del presidentissimo Romeo, ha colto l’occasione anche per rivelare due importanti avvenimenti: "L’anno prossimo, nel 2022, organizzeremo un evento per i 100 anni dalla nascita di mio padre - ha rivelato Anconetani. - In più, grazie al lavoro con il Comune di Pisa, saremo in grado di conferire la cittadinanza pisana a Klaus Berggreen, Wim Kieft, Carlos Dunga ed Henrik Larsen, ma stiamo lavorando per poterla dare anche a Diego Simeone".