
di Michele Bufalino
Il calciomercato sta per giungere al termine mentre il campionato è appena partito, dando modo di valutare lo stato dell’arte di tutte le squadre in corsa. L’ex calciatore nerazzurro Lamberto Piovanelli ha analizzato la situazione attuale del Pisa Sporting Club.
Piovanelli, la partenza del Pisa non è stata delle migliori, ma lei come valuta la squadra costruita quest’anno, fino a questo momento?
"Si sta formando e a livello di nomi, sulla carta, non mi dispiace per niente. Mi piace, a prescindere dalle defezioni della prima giornata. La società ci sta facendo vivere anni importanti e per ora hanno sbagliato davvero poco, dimostrando di saper lavorare".
In attacco Masucci è da record. Col Pisa è andato in gol in 7 annate consecutive...
"Masucci è una bandiera, un mito e un grandissimo atleta. Mi dispiace però che al momento si siano riversate su di lui tutte le responsabilità dell’attacco, lo trovo eccessivo. Speriamo Cissé entri presto in sintonia e Torregrossa possa tornare quanto prima in campo".
La società però si sta muovendo. Che tipo di giocatore serve in attacco?
"Un affare alla Coda, senza dubbio, attendendo che Torregrossa guarisca del tutto. Un ultimo attaccante serve, ma mi fido dell’operato della società. So che la società sta aspettando anche l’ultima settimana di mercato e il rifiuto all’ultimo di De Luca è stato un problema, altrimenti non ci sarebbero state certe problematiche".
Il mercato è stato molto improntato verso l’estero.
"Ci stiamo internazionalizzando con giocatori che non conoscevo e che spero di conoscere quanto prima come tutti per definirli ottimi giocatori e investimenti".
Qualcuno di loro l’ha colpita?
"Esteves è ancora acerbo, ha bisogno di ambientarsi, crescendo anche a livello fisico. Jureskin invece è già pronto dal punto di vista atletico, è un ‘cavallo’ da fascia, di fisico e corsa. Penso possa fare bene. E’ quello che ha avuto più l’occasione di lavorare tra i nuovi. Poi c’è Ionita, un giocatore fisico e capace, straniero, ma non proveniente dall’estero. Forse era quello che mancava al Pisa che peccava di fisicità in mezzo".
E Morutan?
"Un talento indiscutibile con un piede educatissimo. Giocatore importante, mi ha fatto un’ottima impressione e secondo me con lui il Pisa può iniziare a pensare in grande".
Da quale certezza ripartirebbe tra chi è rimasto invece?
"Sono contento che sia rimasto Sibilli, lo ritengo potenzialmente uno dei migliori giocatori della squadra. Bene anche il centrocampo che, dopo l’arrivo di Ionita, secondo me è completo".