
Giuseppe Tambone
Pisa, 9 settembre 2016 - Tambone e Di Pasquale di nuovo alla guida del settore giovanile nerazzurro in attesa che sia definito il passaggio di proprietà dalla Britaly Post a fondo di Dubai. Questa almeno è l’intenzione che Petroni e soci avrebbero messo nero su bianco in una mail inviata ieri nella sede di Montacchiello in cui annunciano l’imminente ritorno dei due dirigenti, ancora a libro paga del Pisa ma lontani dalla città quanto meno dalla prima metà di agosto. Insomma per un passo avanti, quello di due giorni fa con la sottoscrizione da parte di acquirente e venditore della versione in inglese del preliminare di vendita, due indietro. Il classico ritmo del gambero, dunque, che mal si addice ad una trattativa che una settimana fa sembrava, finalmente, essersi messa in discesa e, soprattutto, ad una società che non può perdere altro tempo dopo aver buttato via tutto il mese di agosto. L’urgenza è la questione stadio. Devono partire quanto prima i lavori di messa a norma dell’Arena Garibaldi, dichiarato inagibile dall’inizio di luglio e, comunque, non in linea con i requisiti richiesti per ospitare gare del campionato di serie B da almeno un paio d’anni. «Noi siamo pronti ad aprire il cantiere a patto che chi di dovere, in società, dia tutte le autorizzazioni del caso: nel caso succeda subito, all’inizio della prossima settimana gli operai saranno al lavoro» ribadisce da un paio di giorni il direttore generale Lucchesi. Che, nell’immediato, ha anche il problema urgente di trovare uno stadio per ospitare la prossima sfida casalinga con il Brescia, in programma sabato 17: ad ora, infatti, stadi a disposizione non ce ne sono e cresce di giorno in giorno l’eventualità di poter giocare la sfida a porte chiuse. Una doppia sventura per il Pisa che, oltre a non poter contare sul pubblico amico, dovrà fare meno anche dell’incasso che si preannuncerebbe piuttosto ricco. Intanto sulla vicenda societaria ieri è intervenuto su facebook anche l’ex vicepresidente Giancarlo Freggia: «Credo che, In vista della due diligence, stiate cercando di distribuire le vostre responsabilità e colpe su gli altri, tant’è che oggi accusate Lucchesi del fatto che il calcio mercato non è stato fatto bene» quando a Milano, al calcio mercato, non avete mandato l’attuale direttore generale, bensì Tambone – ha scritto rivolto all’attuale proprietà - Mi chiedo se state cercando di affossare il tutto per una ripicca, oppure se state cercando di creare le condizioni affinché Dana si renda conto che siete un vero pericolo per la stabilità del Pisa, e quindi vi liquidi prima della fine della due diligence».