
Il tecnico Luca D'Angelo
Pisa, 15 dicembre 2020 - D'accordo, sarà all'Arena e non a Pescara. Ma quella di stasera rimane comunque la “sua” partita. Ancora una volta, inevitabilmente, Luca D'Angelo almeno per un attimo riavvolgerà di nuovo il nastro della memoria fin quasi dall'inizio. Tornando lì in via Aterno, un chilometro dall'Adriatico, lo stadio in cui ha visto la prima partita di calcio: 23 marzo 1983, Pescara-Campania 1-0, «avevo undici anni ma me lo ricordo come se fosse adesso: dall'altra parte c'era un'attaccante fortissimo per quei tempi come Sorbello, ma noi avevamo capitan Repetto». Sì, l'allenatore del Pisa tifa Pescara. Praticamente da sempre. Anche adesso. «Ho seguito in tv la sfida play-out con il Perugia, una sofferenza incredibile anche perché non meritavamo di retrocedere: per fortuna ce l'abbiamo fatta ai rigori» ha ricordato qualche mese fa. D'altronde ci sono dei luoghi che, almeno calcisticamente, lasciano quasi un segno addosso che non va più via: chi nasce nei piazzali di Porta a Lucca, tiferà Pisa per sempre, dovunque vada e qualunque cosa possa capitargli dopo. Chi ha le radici in via Aterno, tifa Pescara.
Un anno fa la prima volta da allenatore all'Adriatico: «A cosa penserò appena dentro lo stadio? A quando ero bambino e si giocava a pallone lungo le vie dei quartiere: il sogno di ognuno era di essere protagonista in quello stadio» disse alla vigilia della partita. Quella sera, però, i nerazzurri gliela combinarono grossa: il Pisa probabilmente più brutto della stagione si trovò di fronte il Pescara più bello. Così finì 3-0 per i padroni di casa. Peccato, perché Luca D'Angelo ci teneva a fare bella figura davanti a tanti amici e nello stadio in cui sognava di giocare da bambino. Si è rifatto al ritorno, con quella vittoria al cardiopalma per 2-1, grazie alla rete di Soddimo al 94esimo dopo che il Pescara aveva trovato il pari a un minuto dalla fine. Ma cambia poco. Ci sono tanti motivi per far bene e vincere stasera all'Arena e questo, sicuramente non è nemmeno il principale. Ma Gucher e compagni lo sanno: quell'omone dal viso buono e dalla faccia per bene, che ha preso il Pisa in serie C e lo ha portato a un passo dagli spareggi promozione, stasera ritrova il suo passato. Un motivo in più per mettere il vestito più bello, quello delle occasioni importanti e regalare una gioia a quel signore.