ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Pisa

Gaza, l’appello dei genitori: "Non si può restare in silenzio, fermare la strage"

Un gruppo di rappresentanti dei Consigli di Istituto del Dini lancia un messaggio alla politica: “Serve un cessate il fuoco immediato, l’Europa sia protagonista di pace”

Un edificio in macerie dopo un bombardamento a Gaza il 7 giugno 2025 (foto Ansa)

Un edificio in macerie dopo un bombardamento a Gaza il 7 giugno 2025 (foto Ansa)

Pisa, 10 giugno 2025 – “Non si può restare in silenzio”. Con queste parole si apre l’appello sottoscritto da un gruppo di genitori dei Consigli di Istituto e del Coordinamento Genitori (Co.Ge.) del Liceo scientifico "U.Dini" di Pisa che intervengono pubblicamente sulla situazione in Medio Oriente, chiedendo con forza “un radicale ed immediato cessate il fuoco” e una presa di posizione chiara delle istituzioni democratiche, a partire dall’Unione europea e dall’Italia.

“Non è possibile giustificare in alcun modo lo sterminio di uomini, donne e bambini inermi – si legge nel testo – né la distruzione di case, scuole, università, luoghi di culto e ospedali. Non può esservi giustificazione alcuna per il blocco dei viveri, dei medicinali e perfino dell’acqua a danno della popolazione civile”. Un richiamo forte arriva anche sul piano del diritto: “A Gaza ed in tutta la Palestina, insieme agli esseri umani, sta morendo anche la civiltà giuridica, il diritto internazionale, l’azione delle organizzazioni internazionali nate dopo la seconda guerra mondiale che rappresentavano la speranza di una risoluzione umana dei conflitti”. I firmatari sottolineano come le immagini di distruzione e violenza che stanno circolando in queste settimane riportino alla memoria scenari che si sperava appartenessero al passato: “Pensavamo che certe immagini non dovessero più ripetersi, ma purtroppo non è così”. Da qui, l’invito rivolto al mondo politico e alle istituzioni italiane a farsi promotori di un’iniziativa diplomatica “in difesa dei valori universali della vita e della dignità umana”. L’articolo 11 della Costituzione italiana – ricordano – impegna la Repubblica a “ripudiare la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. L’appello è firmato da Francesca Prinari, Marco Dipasquale, Francesca Turchi, Laura Felli, Rossella Mancuso, Angela Baldoni e Andrea Callaioli, in rappresentanza dei Consigli di Istituto e del Coordinamento Genitori.