REDAZIONE PISA

Zanzibar, oltre la colazione Ogni momento è ghiotto

La scommessa di Monica Sagliocco e del figlio Diego Masuelli e un’attività che ha saputo evolversi, per adattarsi alle mutate esigenze della nostra città

Con l’avvento del Covid-19 anche la geografia della ristorazione pisana è cambiata. In tanti si sono evoluti, decidendo di cambiare anche il loro paradigma, per diversificare la loro offerta nei confronti della clientela e per stare al passo coi tempi. Una delle attività che ha deciso di cambiare più di tutti è il Bar Zanzibar. A ‘Un caffè per ripartire’, il gioco de La Nazione in collaborazione con Confcommercio, la proprietaria Monica Sagliocco e il figlio Diego Masuelli raccontano di un nuovo punto di partenza vissuto negli ultimi tempi. "Siamo partiti nel 2006 – racconta Monica Sagliocco, partendo dalle origini dell’attività – rilevando il locale. Per me si trattava della prima esperienza da imprenditrice. Avevo iniziato a 16 anni a lavorare nel settore e decisi di buttarmi in questa avventura. Mio figlio all’epoca era un bambino, oggi è un uomo e mi affianca nell’attività". Negli anni il Bar Zanzibar ha fatto dI caffè e cappuccino il rituale di qualsiasi colazione o post pranzo, ma gli ultimi anni e la pandemia hanno cambiato tutto, portando all’evoluzione e alla conversione in un’attività che oggi ha due anime ben distinte, ma strettamente connesse tra loro e che non tradiscono le origini del Bar per amore di una clientela affenzionatissima. "Abbiamo riaperto il 25 novembre dopo aver rinnovato i locali – spiega Diego Masuelli -. Pisa nel corso della pandemia ha sofferto, ci siamo messi a tavolino e abbiamo cercato di capire come stesse cambiando la vita della città, tra asporto e altre esigenze, come i pranzi veloci. E abbiamo deciso di trasformarci per puntare sulle nuove abitudini delle persone". Da un lato il classico banco vetrina con i prodotti da pasticceria e di caffetteria, dall’altro i prodotti della gastronomia, ma anche vendita d’asporto di salumi e prodotti locali e non, diventando anche un negozio gastronomico che punta alla qualità e alla ricercatezza delle proposte, per differenziarsi dagli altri. "Oggi il nostro cavallo di battaglia sono diventati proprio i salumi, come quelli della Levoni, dell’Antica Norcineria della Garfagnana o della Bellandi – prosegue Masuelli -. Cercheremo di assestarci su questo, dato che sono tempi incerti per tutti il mercato sta cambiando. Da noi si trovano tanti prodotti di alta qualità che non si vedono nella grande distribuzione e abbiamo anche voluto una piccola cantinetta di vini. Nel rinnovo abbiamo cambiato anche gli arredamenti. O ci si evolve o non si va lontano e noi abbiamo voluto fare questa scommessa".

Michele Bufalino