William, "Il postino di Perignano" A 10 anni Alfiere della Repubblica

In piena pandemia ha consegnato nelle cassette della posta dei suoi compagni malati il materiale scolastico. Riceverà l’onorificenza a fine mese al Quirinale. Il presidente Mattarella: "Testimone di solidarietà tra i giovani"

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di Ilaria Vallerini

"Il postino di Perignano" ha dieci anni e si chiama William D’Alascio. Tra gennaio e febbraio 2022, ogni giorno ha portato ai suoi compagni malati di Covid o in quarantena il materiale scolastico lasciandolo nelle cassette della posta. E proprio per questo motivo è stato soprannominato "il postino", così è conosciuto da tutti in quel paesino della provincia di Pisa dove frequenta la scuola elementare "Sanminiatelli", che poco dista dalla sua casa a Cenaia.

William ora è tra i trenta Alfieri della Repubblica nominati dal presidente Sergio Mattarella. "Si è contraddistinto per il suo impegno e la generosità con cui, nelle fasi più difficili della pandemia, quotidianamente - si legge nelle motivazioni - ha raccolto il materiale realizzato in classe e lo ha portato ai compagni". "Non un esempio di azione rara. E’ stato scelto come testimone di un comportamento diffuso e solidale tra i giovani che illustrano un mosaico di virtù civiche - scrive il presidente Mattarella - di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono essere anche viste, dunque, come la punta di un grande inceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani".

Un riconoscimento che ha inorgoglito l’intera famiglia. "Un piccolo gesto di solidarietà fatto da un bambino, ma di grade importanza", dice mamma Silvia, che passa subito la parola al piccolo William. "Dopo la scuola - racconta - andavo a pranzo da mia nonna e poi lungo la strada del ritorno, insieme alla mia mamma, portavo le fotocopie del materiale scolastico ai miei compagni. Non volevo che restassero indietro con la lezione". "Caro William, ti ringrazio tanto per tutta la posta ricevuta! Sei stato straordinario. Molte grazie!", così recita uno dei tanti messaggini scritti che il bimbo di Cenaia ha ricevuto dai compagni che ha aiutato.

La maestra Vilma Notaro, intuendo la portata di questo gesto, "durante una lezione sulla redazione di lettere formali ha deciso di farci scrivere quello che ho fatto per i miei compagni". E’ così che la storia del piccolo William ha raggiunto le sale del Quirinale.

Un gesto semplice, ma non scontato il suo, sia per il periodo storico, in piena pandemia, sia per la sua giovane età. Un bambino con una grande luce negli occhi che sogna un giorno di diventare "ingegnere meccanico", e che già a solo dieci anni è riuscito a mettere il suo ingegno a disposizione del prossimo.

Ora insieme a mamma Silvia, papà Enzo il fratello Martin e ai nonni si prepara a partire alla volta di Roma, probabilmente a fine febbraio, per l’incontro al Quirinale. "Non vedo l’ora - dice -. Mi sento molto felice e fiero".