Via il suolo pubblico gratis "Il Comune ci ripensi"

Le associazioni di categoria chiedono all’unisono la proroga anche per il 2023. Nel frattempo i commercianti: "La coperta è corta, servono agevolazioni"

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È scaduto il “nulla osta“ per bar e ristoranti che fino al 31 dicembre potevano beneficiare per ordinanza comunale del regime di gratuità per l’occupazione del suolo pubblico. Ma non solo. A scadere è anche un’altra agevolazione: l’incremento di superficie occupabile con tavolini, sedie e ombrelloni fino al 60% delle concessioni già rilasciate nel periodo pre-Covid. "La previsione di un’altra proroga al momento non c’è, ma l’attenzione che abbiamo dimostrato in tutto questo tempo sarà presa in considerazione. Sono allo studio alcune ipotesi per continuare ad agevolare i commercianti", commenta l’assessore al commercio Paolo Pesciatini. In queste ore si sommano già richieste di dietrofront da parte delle associazioni di categoria. "Chiediamo che anche per il 2023 il comune di Pisa confermi la scelta di concedere il suolo pubblico gratuito ai pubblici esercizi della città".

È chiara la richiesta di Confcommercio Provincia di Pisa nelle parole del suo presidente del Centro Storico Massimo Rutinelli: "Il Comune di Pisa, in questo due anni di pandemia è stato all’avanguardia e ha dimostrato grande attenzione a salvaguardia di bar, ristoranti, pizzerie e attività simili della città. Per i locali della città il 2022 ha generalmente rappresentato una ripresa del lavoro, ma la situazione è ancora precaria, tra esplosione dei costi energetici, aumento delle materie prime e inflazione al 13%, fattori che erodono ogni possibile margine di guadagno". "Siamo in una fase di ripresa, ma non va allentata l’attenzione - sottolinea il responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord, Simone Romoli -. Anzitutto ci preoccupa quello che sta accadendo in Cina e le restrizioni anti-Covid negli aeroporti, oltre al conflitto in Ucraina e alle forti oscillazioni dei prezzi energetici che continuano a gravare su famiglie e imprese. Chiediamo perciò al Comune di Pisa di prorogare la gratuità del suolo pubblico fino al 31 marzo e interventi compensativi sulla Tari". Tra i tavoli delle attività aleggia l’incertezza. "Stiamo attraversando una grave crisi. Tornare al pre-Covid vorrebbe dire una diminuzione di superficie esterna, da sommare al pagamento del tributo - per noi di circa mille euro al mese - una spesa che grava ulteriormente sul bilancio", dice Mirco Bensi del ristorante Tora Tora. Anche chi ha inaugurato il 2023 con il taglio del nastro del proprio locale si ritiene "preoccupato per questa partenza tutta in salita", dice Elena Costa di Skip. Altre attività fanno ancora i conti con le perdite della pandemia. "La coperta è corta, servono agevolazioni", commenta Giuseppe Rizzo della pizzeria L’Arancio. E c’è chi lancia una proposta: "Auspichiamo - dice Massimo Cerri del Bar Centro - che il Comune decida estendere la concessione gratuita fino a giugno".

Ilaria Vallerini