Trecentomila euro di beni sequestrati. I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli (ADM) in servizio nell’Ufficio antifrode della Direzione territoriale per la Toscana e l’Umbria, nell’ambito di un progetto nazionale finalizzato a portare alla luce attività commerciali totalmente sconosciute al fisco, hanno individuato e fermato, nell’ultimo biennio, solo presso il dipendente Ufficio di Pisa, circa 300 mila euro di beni in procinto di essere spediti all’estero in totale mancanza dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti dai regolamenti Ue.
Le merci, nella maggior parte capi e accessori di alta moda, dopo essere state confiscate dal direttore dell’Ufficio territoriale, sono state vendute e le somme ricavate versate all’Erario. I soggetti sono stati segnalati agli organi competenti. Oltre alle merci, riconosciute come originali dai titolari dei marchi interessati, sono stati intercettati e segnalati all’autorità giudiziaria, fenomeni illeciti relativi alla spedizione all’estero di articoli contraffatti o di provenienza ignota. Individuato un residente a Torino che, nascondendosi dietro le generalità di una parente defunta, ha spedito all’estero merce contraffatta. Si è constatato che si trattava di maglie delle più blasonate squadre di calcio mondiali. L’uomo ha continuato a operare, utilizzando le generalità di altri, per un totale di ulteriori 300 spedizioni circa. Le magliette venivano vendute, in tutto il mondo, attraverso le piattaforme più diffuse del commercio on line. Il volume di affari era molto elevato.