Con oltre 183 milioni di fatturato e quasi 51 di utili (pur se in calo rispetto all’anno precedente) Abiogen Pharma Spa si conferma una delle industrie leader della provincia di Pisa. Ma, al di là dei numeri molto positivi, il presidente e ad dell’industria farmaceutica, Massimo Di Martino, mette in guardia dai pericoli determinati dagli effetti della pandemia: "Il 2020 è stato un anno assai più complesso degli ultimi tre nei quali abbiamo registrato una progressiva crescita di fatturato. Abbiamo avuto un significativo calo del volume di affari, perché le patologie non Covid sono state messe da parte e una nota dell’Aifa ha imposto di limitare la prescrivibilità del nostro farmaco più importante. Ma ciò che più mi preoccupa è l’immediato futuro".
Perché?
"Intanto, l’obiettivo del 2021 è mantenere un’attenzione molto alta sul protocollo di sicurezza in azienda per garantire i nostri dipendenti, poi dovremo navigare a vista ancora per un po’ e questo è uno dei problemi principali, perché il quadro generale è molto incerto e non sapremo tra qualche settimana quante persone l’Italia riuscirà a vaccinare".
Questo che cosa comporta?
"I nostri oltre 400 dipendenti nel 2020 hanno dimostrato di essere una squadra eccezionale, ma lavorare per mesi da casa è alienante e alla lunga rischia di incidere pesantemente anche nelle performance aziendali: si perde di prospettiva. E non sarebbe giusto pagare un prezzo così alto per un deficit di programmazione".
A chi si riferisce?
"Alla politica, che ha perso tempo. A febbraio il virus era sconosciuto, ma ora lo conosciamo eppure l’Italia è ancora molto in ritardo su troppi aspetti, anche della gestione dell’emergenza sanitaria. Oltre che sulle politiche economiche. E’ stato un errore consentire a tutti di fare ricorso alla cassa integrazione, era secondo me preferibile consentirne l’accesso a chi era davvero costretto a fermarsi perché i soldi pubblici vanno usati con attenzione e dati a chi ne ha veramente bisogno".
Gabriele Masiero