REDAZIONE PISA

Urgenze, stop al servizio sul Litorale La resa della Pubblica Assistenza

Il presidente Alessandro Betti infuriato: "Siamo stati traditi: l’accordo con le istituzioni è stato rinnegato. Dobbiamo ridurre gli impegni per non stressare i volontari, gli automezzi ma soprattutto il bilancio". .

"Acqua alla gola", "Senza più spazio di manovra". Il presidente della Pubblica Assistenza pisana, Alessandro Betti, non usa mezzi termini: "stiamo affogando". E con loro, a partire da questa settimana, naufraga anche il servizio di ambulanza (12 ore diurne) che ha mantenuto sul litorale a partire dalla crisi della Palp dello scorso anno. "Un servizio che da soli, purtroppo, non riusciamo a sostenere. Dovremo ridurre gli impegni per non stressare volontari, dipendenti, automezzi e, soprattutto, il bilancio del 2022 dell’Associazione che mostra una situazione in equilibrio precario e da attenzionare quotidianamente", precisa Betti. Ma la vera batosta arriverà con l’inizio della stagione estiva: "Per quello che conosco, non sarà attivo il servizio di emergenza-urgenza sul litorale. Le associazioni (PA Pisa, Misericordia, e CRI) lo hanno detto chiaramente da tempo alla Centrale 118 e al sindaco Michele Conti. In più lo abbiamo confermato lo scorso 5 maggio ai dirigenti della azienda Usl Toscana Nord Ovest", spiega Betti che rincara la dose accendendo i riflettori sull’equilibrio precario nei rapporti con le Istituzioni: "L’anno scorso avevamo raggiunto un accordo, o almeno così credevamo. A fine giugno fummo convocati d’urgenza in SdS: era il momento del tracollo di Palp. Ci eravamo fatti convincere (PA Pisa, Misericordia e CRI) ad assumere questo onere aggiuntivo (i servizi effettuati dalla Palp sul litorale, in particolare quelli di emergenza urgenza) concertando una quota di rimborso ad hoc che doveva sostenerne i costi ineludibili e straordinari (mezzi, consumi, stipendi personale dipendente). Noi abbiamo portato avanti questo impegno con buoni risultati e nessun disservizio".

"L’accordo - aggiunge Betti - è stato successivamente negato (da ottobre 2022 in avanti) dalle stesse Istituzioni che, adesso, si trincerano dietro regole e regolamenti. L’onere da rimborsare era stato stimato intorno ai 70-80mila euro, ma ad oggi non viene riconosciuto dall’Usl Toscana Nord Ovest". L’unico spiraglio di luce per l’area costiera è la neonata Croce Azzurra Litorale Pisano, che, sottolinea Betti "finalmente può avviare le attività, ma al momento solo di tipo sociale. Auspichiamo che possa fare molto altro a breve, anche se non so quanto augurarglielo, considerato il complicato equilibrio tra costi e rimborsi dei servizi sanitari, bloccato al 2004-2005 nonostante la recente impennata dei rincari". "Noi non demordiamo - conclude Betti -, pensiamo a innovazioni e ristrutturazioni in grado di farci resistere per non abbandonare le persone in difficoltà".

Ilaria Vallerini