
di Stefano
Barandoni
Sin dal settembre 1569, dunque tre mesi prima della consacrazione ufficiale, è documentata l’esistenza di un gruppo di cantori alla Conventuale di Pisa, ma fu nel 1571, quando fu completato l’organo di Onofrio Zeffirini da Cortona, ad essere costituita una vera e propria cappella musicale, dotata di un maestro. Nel corso dei vari anni la cappella musicale dei Cavalieri di Santo Stefano vide aumentare il proprio organico fino a raggiungere nove cantori, cui a partire dalla Seicento, secondo il gusto del tempo, si aggiunsero strumenti ad arco e a fiato. La cappella musicale era impegnata nel servizio della domenica e di tutte le altre feste di precetto alla messa e al secondo vespro. Interveniva inoltre ogni mercoledì pomeriggio all’adorazione del Santissimo Sacramento. La cappella musicale inoltre era chiamata a solennizzare tutte le cerimonie ufficiali dell’Ordine Cavalleresco: i capitoli generali, il varo di nuove galere, le ricorrenze dinastiche della corte, se cadevano quando questa soggiornava a Pisa. Un posto di tutto rilievo occupavano poi le liturgie funebri in suffragio dei granduchi o degli alti dignitari dell’Ordine. L’attività della cappella ricoprì dunque un arco di tempo che spazia dall’ultimo trentennio del Cinquecento fino a metà Ottocento. Negli anni 1990-1992 per iniziativa dell’Associazione Toscana per la Ricerca delle Fonti Musicali, l’archivio musicale della cappella fu riordinato, inventariato e catalogato. Il fondo rcomprende oltre seicento brani manoscritti, per lo più autografi e composti dai vari maestri che si sono succeduti alla guida della cappella. A novembre 1991 il Coro Polifonico San Nicola e l’Orchestra Camerata Musicale eseguirono un concerto con musiche tratte dall’archivio stesso e a quel primo evento seguirono negli anni molti altri concerti con musiche dei maestri stefaniani trascritte e riproposte in prima esecuzione moderna.