
"Una grande Università pubblica che guida e sostiene la crescita". Ecco il piano strategico 2023-2028
Quello appena iniziato sarà l’anno della svolta per l’Università di Pisa. Almeno sotto il profilo del personale con l’assunzione, come già anticipato da La Nazione nelle scorse settimane, di 118 nuovi dipendenti nel personale tecnico e amministrativo e il via al reclutamento di decine di docenti. Ieri il rettore Riccardo Zucchi e il prorettore vicario Giuseppe Iannaccone hanno presentato al Polo Carmignani il piano strategico di Ateneo 2023-2028. "Sono convinto - ha detto Zucchi - che questo Piano, in linea con i nostri valori di riferimento (valorizzare i talenti, espandere la frontiera della conoscenza, aprirsi al mondo, gestire in modo trasparente e sostenibile e coltivare coesione e condivisione) costituirà la base per il successo e la crescita della nostra Università, a beneficio anche della collettività". Secondo Iannaccone, "la parola chiave è proprio impatto: impatto sulla crescita economica, sociale e culturale del Paese e per farlo la formazione e la ricerca devono creare opportunità di crescita personali e professionali per i nostri studenti, ma essere anche in grado di accrescere il valore di una società avanzata che si basa sulla conoscenza e sulle competenze delle persone".
Il Piano si sviluppa su cinque aree: didattica, ricerca, terza missione, gestione e comunità universitaria. Uno dei punti fondamentali del documento presentato oggi, ha aggiunto Zucchi, "è aumentare l’attrattività della formazione attraverso l’aggiornamento dell’offerta formativa, il potenziamento delle attività di orientamento in ingresso e in itinere e il miglioramento della qualità della didattica, con una particolare attenzione per le azioni di supporto agli studenti più bisognosi e un accento particolare sull’internazionalizzazione in ingresso, con la volontà di introdurre nuovi corsi in inglese a partire dalle triennali e favorire l’ingresso di studenti e studiosi dall’estero".
Una partita decisiva sarà anche quella della gestione dell’immenso patrimonio edilizio dell’ateneo: "Cercheremo di vendere quegli immobili che non sono funzionali alla nostra missione - ha spiegato il rettore - a cominciare dal Palazzo dei congressi e dall’ex dipartimento di chimica. Azioni che andranno di pari passo con il rinnovo edilizio già in corso e che riguarda il nuovo dipartimento di Biologia e di Veterinaria, ma che punteranno soprattutto alla crescita e al potenziamento e supporto alla ricerca: alcune già avviate, come Starting@Unipi e Consolidator@Unipi, i bandi con cui vogliamo aumentare la partecipazione dei ricercatori alle call dell’European Research Council". A questi presto si aggiungerà il bando Advanced@Unipi, riservato ai ricercatori "senior", mentre è già stata bandita la call riservata ai post-doc per creare opportunità per i ricercatori di tutte le fasce e nelle diverse fasi di carriera. "Un’altra novità - ha concluso Zucchi - è il Restarting grant, un incentivo per ricercatrici e professoresse in rientro dal congedo parentale obbligatorio per colmare il gender gap nelle carriere universitarie. Infine, con Start Attractor, creiamo un punto di incontro tra ricerca e industria". Gabriele Masiero