
di Carlo Baroni
PISA
La gentilezza. Parole stupenda che evoca concetti importanti: nella gentilezza risiedono le basi del vivere comune, il rispetto dell’altro, delle differenze e delle leggi. Ieri era la sua giornata.
Allora parliamo di gentilezza. "Che bello, il contrario di quello che siamo oggi, purtroppo", dice con quell’ironia fulminea e febbrile Katia Beni, attrice, comica, artista a tutto tondo che da qualche anno vive nel Pisa. La beni è stata ed è interprete dei volti di tante donne e delle loro storie per raccontare, alla fine, quella che è la storia della vita.
Perché dice che è il contrario di quello che siamo?
"Eh, non lo vede? Le gentilezza è sempre di più cosa rara. Dobbiamo fermarci per ricordarsela, la gentilezza: serve tenerla al riparo da frenesia e arrivismo. Qui siamo tutti sempre arrabbiati, non si sopporta più niente e nessuno, viviamo di corsa scordandoci, purtroppo, di uno degli ingredienti fondamentali della vita".
C’era più gentilezza nel passato?
"Credo di sì. Era un valore più sentito, un elemento importante anche del’educazione che i genitori davano ai figli. Oggi è una parola di disuso. Ricorda? Prima mamma e babbo dicevano "sii gentile". Lo sente dire adesso? Io no".
E per questo, secondo lei, che stiamo vivendo l’esatto contrario?
"Certo. Oggi, magari, ti senti dire: "sei stato troppo gentile, sei stato troppo disponibile, la gente se ne approfitta". Oggi si mettono limiti alla gentilezza. Ma la gentilezza può avere un limite? Mi sembra di senti parlare del diabete, del colesterolo, ai quali si controllano livelli e limiti. Buffo, si sta attenti a quanto gentilezza mettiamo nella vita. Io credevo il contrario, appunto: si dovrebbe stare attenti alla cattiveria".
Per lei la gentilezza è stato un elemento importante del suo essere donna e artista?
"Decisamente sì, nel mio piccolo. Ho avuto anche momenti di di popolarità. Il nostro lavoro è fatto di alti e bassi, e qualche momento un pochino alto l’ho avuto anch’io. Restare umili e gentili, secondo me, è importate, perché se sei arrivata fino lì, se stati vivendo una fase di notorietà, è grazie alle persone che ti apprezzano, che si seguono, che sono tuoi fans. Essere gentili con loro è una cosa bella e giusta. Poi è chiaro, può capitare anche che per troppa gentilezza qualcuno cerchi di approfittarsi. Ma resto dell’idea che vale la pena essere sempre e comunque gentili".
A lei è capitato?
"Do spago a tutti. Mi sono trovata qualcuno attaccato al campanello. Mi sono fatta martirizzare da qualche call center per non rispondere male, perché non ci riesco".
La gentilezza è delle donne?
"Dalla Beatrice di Dante abbiamo incasellato la gentilezza nella donna. Ma guardi, lo dicono in tutta onestà, ci sono tante donne sgarbate e maleducate. La gentilezza sta nella persona. E’ di tutti. Spesso, purtroppo, anche di nessuno. Attenzione a non confondere la gentilezza con i sorrisi di circostanza: gentilezza è la forza e la voglia di sentire l’altro".