ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

"Un anfiteatro per l’area del faro al Porto"

L’ad Tempesti: "La disposizione attuale è provvisoria ma funzionale, raccoglie le acque e le fa defluire"

La zona davanti al faro del Porto di Pisa

La zona davanti al faro del Porto di Pisa

"L’area con i new jersey davanti al faro del porto è provvisoria, ma funzionale: raccoglie le acque e le fa defluire nella spiaggetta in modo da garantire maggiore sicurezza. La nostra proposta è di una struttura che riprenderebbe la forma dell’attuale protezione, non più con una barriera fissa lungo tutto il tratto da proteggere, ma con un sistema di arredo urbano integrato con supporti per paratie mobili da inserire facilmente in caso di allerta mareggiate".

A dirlo è Simone Tempesti, amministratore unico del Porto di Pisa, che risponde all’allarme lanciato da residenti e commercianti dell’area preoccupati per le possibili criticità strutturali dello spiazzo davanti al ristorante Il Belvedere.

Cosa è stato fatto finora?

"I lavori hanno riguardato il ripristino dello spessore originario della diga, con l’aggiunta di diverse centinaia di massi nella zona più critica. Sono state impiegate 3 mila tonnellate di materiale per il rinforzo delle dighe: cinque sesti sul molo nord e un sesto sul molo sud".

La parte sud è la più esposta?

"Trattandosi di uno spazio ristretto, non è stato possibile intervenire avanzando in mare aperto. Servirebbe prolungare la diga nord, ma questa è un’opera che non è mai stata presa in considerazione perché altererebbe la linea originaria della costa".

Cosa si può fare?

"È già stato realizzato un canale di scolo che raccoglie l’acqua e la convoglia, attraverso dei buchi, direttamente nella spiaggia. Si tratta di un deflusso naturale, temporaneo, che mette in sicurezza l’abitato. Anche oggi (ieri, ndr) si poteva verificare il corretto deflusso dell’acqua. In inverno abbiamo avuto due eventi estremi, ma non si è verificato alcun problema, quindi funziona".

Avete un progetto per rendere l’opera definitiva?

"Si potrebbe riqualificare l’area creando un anfiteatro a gradoni, con davanti un palco e delle fioriere. La struttura riprenderebbe la forma dell’attuale protezione".

Chi lo finanzia?

"Siamo disponibili a sederci a un tavolo, non solo per questo progetto, ma anche per ripensare le dighe del porto".

Ovvero?

"Modificare l’imboccatura allungando il ramo nord, ponendolo così a difesa della diga sud. Un’opera che ha costi molto elevati, ma che sarebbero a beneficio di tutti. Quando fu realizzato il porto c’era un altro clima, oggi la situazione è diversa, e alla luce di ciò vanno fatte valutazioni diverse anche sul piano dei vincoli paesaggistico".

E i ragazzi che si tuffano dal faro?

"Stiamo lavorando con le forze dell’ordine e il Comune. I cartelli di divieto vengono rimossi sistematicamente, ma presto saranno presi provvedimenti più incisivi".

Enrico Mattia Del Punta