Udienza fissata davanti al gup – dove alcune posizionil, si apprende, potrebbero essere definute con riti alternativi per una banda di ladri che agiva sotto la regia di una donna: una 50enne di Pontedera, Antonella Macaluso. Sarebbe stata lei, secondo gli inquirenti, stabilmente legata ad un gruppo di Coltano, a fare da collante tra due bande di diversa etnia, rom e albanesi, ritenuti autori di razzie in mezza Toscana. Il caso arriva in aula a fine febbraio per la discussione delle richieste di rinvio a giudizio. Sono 14 le posizioni davanti il giudice Oltre la Macaluso ci sono: Angletin Mena, Besmir Kasmi, Naser Dubovic, Ramiz Dubovic, Gardijan Krasnilj, Suad Dubovic, Angelo Seljimi, Samuele Beljuli, Elvira Dubovic, Adem Gjoka, Blerim Mena, Massimo Vispo, Shkelzen Cala. Nella ricostruzione degli inquirenti ci sono una sequenza di fatti con episodi anche cruenti, come quello ai danni di una coppia di anziani, rapinati con pistola alla testa per farsi consegnare le chiavi della cassaforte che fu ripulita. Una lunga indagine ha fatto luce sull’attività di questi soggetti. Ci sono le intercettazioni telefoniche, secondo la Procura, ad inchiodarli. Al timone ci sarebbe stata spesso lei, una sorta d’autista dei ladri, nome di battaglia ‘La Vecchia’ o ‘La Zia’. Obiettivo: gioielli, soldi e Rolex. Sono ventitré gli episodi – tra 2016 e 2017– contestati al gruppo. L’indagine scattò su un episodio specifico che poi ha fatto da detonatore ad approfondimenti: una Bmv rubata il 16 ottobre del 2016 che, dopo aver speronato una macchina dei carabinieri, si dava alla fuga lungo i campi nella zona di Vecchiano.
C. B.