Quartieri ko per la ‘bomba d’acqua’ che lunedì sera si è abbattuta in città. Anche in centro storico in tanti si sono dovuti armare di stivali di gomma, scope e buona volontà per arginare l’effetto-Venezia causato dall’arrivo del ciclone Poppea tra scantinati, edifici al piano terra e attività allagate. Era atteso, il meteo ci aveva avvisati, ma la città anche per la sua conformazione non è stata pronta a riceve l’ingente quantità d’acqua che è caduta in poche ore. Sui social un’ondata di video, foto e commenti a documentare i danni causati in città, in tutti i quartieri anche se in misura maggiore in quelli di San Marco e San Giusto. Tra i commenti che hanno inondato i social, molti (con foto in allegato o di video) hanno evidenziato che le criticità riguardano tanto i quartieri periferici quanto quelli del centro storico che di fronte a fenomeni climatici sempre più violenti e frequenti si ritrovano completamente impreparati. "Anche il centro ha problemi del genere – scrive un utente - via San Francesco per esempio o via Ettore Sighieri che in passato si è allagata. I tombini puliti non esistono".
Infatti una delle critiche più ricorrenti è quella di tombini che non sono riusciti a riceve la grande massa d’acqua perché "non puliti", come evidenziato da diversi cittadini sui social, o che il cui passaggio, in certi casi, è stato ostruito da alcune pedane dei dehor delle attività, che sono sempre più numerosi nelle vie del centro, creando grossi ingorghi all’altezza degli ingressi delle abitazioni. C’è qualcuno che su Facebook ribatte "il sindaco si è concentrato sulle periferie giustamente, ma anche il centro soffre".