"Termometro in picchiata. Da oggi neve"

Bernardo Gozzini, direttore del ’Lamma’: "Fiocchi sopra i 300 metri. E domani a Pisa le temperature possono scendere sotto zero"

di Saverio Bargagna

"Va bene, però una ’grandinata’ a gennaio si può anche mettere nel conto. Il problema è quando simili eventi si verificano in pieno luglio". Bernardo Gozzini, amministratore unico del consorzio Lamma – servizio meteorologico della Toscana – usa il buon senso e contestualmente annuncia l’arrivo dell’inverno.

Pisa si è ritrovata imbiancata grazie a questa insolita tempesta di ‘neve tonda’.

"Un fenomeno piuttosto raro dalle nostre parti, conosciuto anche come graupel. Non è né neve né pioggia. Ad ogni modo, l’arrivo dell’aria fredda in quota era previsto da tempo".

E adesso? Che cosa dobbiamo attenderci?

"L’arrivo del freddo. La Toscana ha varato l’allerta gialla per neve per la giornata oggi. Probabilmente vedremo qualche fiocco bianco scendere sulle colline oltre i trecento metri".

E a Pisa città?

"E’ improbabile che nevichi. Ovvio i rovesci sulle colline potrebbero, in teoria, trascinarsi fino alla pianura. Ma direi che Pisa, stavolta, sarà ‘risparmiata’ dalla neve. Ma non dal freddo".

In che senso?

"Le temperature inizieranno a scendere. L’aria si farà fredda. Oggi le minime si attesteranno fra i 2 e i 4 gradi, mentre venerdì si potrebbe andare anche sotto zero".

La situazione dell’Arno preoccupa?

"Sinceramente no. Il vento di Libeccio calerà e lascerà il posto al Maestrale e poi al Grecale. Ciò agevolerà lo scorrimento delle acque del fiume. E comunque non sono previste piogge così intense".

Secondo lei grandinate come quelle di ieri possono creare danni alle colture?

"Non è la mia materia, ma posso provare a rispondere come esperto meteo. A gennaio, in teoria, molte piante dovrebbero attraversare un fenomeno di riposo vegetativo. Il problema, piuttosto, è che nei giorni scorsi abbiamo assistito ad una lunga ondata di caldo anomalo. Quindi...".

Che cosa?

"Direi che una grandinata a gennaio ci può stare, la possiamo considerare ‘naturale’, ma vedere fiorire le mimose a Befana è molto più anomalo. E’ questo strano cortocircuito che può creare problemi".