Temperature record: "Obiettivo frugalità per contrastare l’inquinamento"

Marta Pappalardo, professoressa ordinaria di Geografia Fisica e Geomorfologia al Dipartimento di Scienze della Terra all’Unipi "Tenere atteggiamenti virtuosi, come facevano i nostri nonni".

"Quasi un secolo di sviluppo della società industriale non può essere vanificato da qualche periodo di comportamenti virtuosi: gli effetti del nostro stile di vita degli ultimi decenni dobbiamo pagarli ancora per molto". Non utilizza mezzi termini Marta Pappalardo, professoressa ordinaria di Geografia Fisica e Geomorfologia al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, per descrivere la situazione climatica della nostra città. A causa dell’espansione urbana degli ultimi decenni, che ha comportato una crescita del traffico e soprattutto un aumento delle emissioni, ormai sono moltissime le città nelle quali si è creato il cosiddetto "effetto isola di calore", ossia l’aumento di temperatura che si ha spostandosi dalle zone rurali al centro cittadino. "Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un aumento delle temperature medie annue di tutto il mondo - afferma la professoresssa Marta Pappalardo - ed è per questo importante rendersi conto che una determinata impronta che noi abbiamo avuto in questi anni, se vogliamo avere un futuro sul pianeta, deve essere sicuramente ridotta in virtù di atteggiamenti più sostenibili, come la riduzione dell’uso di anidride carbonica e plastiche".

Un consiglio per tenere atteggiamenti più virtuosi è arrivato proprio dalla professoressa Pappalardo, che ha poi dato un suo personale suggerimento per entrare nell’ottica della riduzione dell’inquinamento. "Prima di fare qualcosa, tendo a pensare come la avrebbero fatta le generazioni dei miei nonni e in generale dei nostri antenati. Uno dei concetti che più apprezzo è quello della frugalità, ormai passato di moda ma che io reputo molto importante. Frugalità - spiega la professoressa Pappalardo - significa non sprecare e avere una propensione a riutilizzare ciò che invece si tende a buttare, una visione che va nell’ottica di limitare l’impronta delle attività industriali sull’ambiente. La frugalità è una di quelle virtù che dovrebbero tornare un po’ di moda, perché comunque il pianeta è già sopravvissuto e sopravvivrà a un aumento delle temperature, siamo noi umani a non essere in grado di adattarci alla crescita delle temperature globali. Se la nostra specie vuole sopravvivere - conclude - deve assolutamente iniziare un percorso virtuoso".

Mario Ferrari