Le tecniche di restauro "pisane" fanno scuola

Da tutta Europa al Centro del legno bagnato al Museo delle antiche Navi. Una sala intitolata allo spagnolo Emilio Rodriguez Almeida

Il soprintendente Andrea Muzzi scopre la targa dedicata a Emilio Rodriguez Almeida

Il soprintendente Andrea Muzzi scopre la targa dedicata a Emilio Rodriguez Almeida

Pisa, 25 luglio 2020 - C’è una nuova rotta, la Spagna, verso la quale veleggia il Museo delle Navi Antiche di Pisa. Una rotta che intreccia il futuro con la memoria nel nome di un grande archeologo, lo spagnolo Emilio Rodriguez Almeida. Allo studioso, pilastro per gli specialisti per i suoi studi sulla Topografia di Roma Antica e le anfore da trasporto, è stata dedicata la bellissima Sala delle Anfore che da ieri porta il suo nome. E sempre in sua memoria, il Museo delle Navi e la Escuela Espanola de Historia y Arqueologia en Roma, collaboreranno per organizzare ogni anno a dicembre un convegno internazionale a Pisa e a Roma e per favorire la formazione degli studiosi spagnoli anche grazie al Centro di Restauro del Legno Bagnato che vedrà presto il trasferimento dal cantiere di San Rossore al complesso di San Vito.  

Ieri l’annuncio delle iniziative e la cerimonia con il disvelamento della targa dedicata a Rodriguez Almeida nella sala che ospita le anfore. Presenti il direttore del Nap, Andrea Camilli, il soprintendente Andrea Muzzi, l’assessore Paolo Pesciatini e il direttore della Escuela Espanola, Antonio Pizzo. Toccante il ricordo e il profilo scientifico dell’archeologo spagnolo affidato a Marinella Pasquinucci, già docente di Topografia Antica all’Università di Pisa e maestra di diverse generazioni di archeologi che si sono formati nella scuola pisana di studi sul mondo antico. Di Almeida ha ricordato lo scrupolo e l’eclettismo di studioso, e le grandi conquiste che la storia gli deve per la ricostruzione della Forma Urbis e gli scavi a Testaccio, "la colossale collina artificiale con oltre 25 milioni di cocci il 25% dei quali di provenienza iberica". "Un tributo e un debito di riconoscenza - ha detto Andrea Camilli -, che il Museo delle Navi salda con Emilio Rodriguez Almeida, uno dei primi studiosi che si è interessato al contesto delle navi di San Rossore e del quale a Pisa si segnala una delle ultime presenze pubbliche".  

Allo spagnolo si deve l’idea di imprimere su una delle pareti esterne del Museo l’estratto di un epigramma di Marziale, poeta di cui fu appassionato studioso, che è poi diventato il logo e il motto del Museo stesso. La cerimonia di ieri e la nuova collaborazione con l’istituzione spagnola segnano per il soprintendente Andrea Muzzi una "continuità con quanto il Nap stava realizzando prima dell’emergenza Covid". "L’obiettivo – ha ribadito il soprintendente – è che il museo diventi il punto di riferimento della città non solo come ‘contenitore’ di reperti e di iniziative culturali, come quelle fatte e in cantiere, ma anche come punta di un progetto più vasto che riguarda la formazione". Il riferimento è al Centro di Restauro del Legno bagnato che, grazie all’esperienza nel cantiere di San Rossore, è già un’eccellenza mondiale che presto potrà formare, attraverso veri e propri percorsi di studio nuovi professionisti. Antonio Pizzo, direttore della Escuela Espanola de Historia y Aqueologia en Roma ha ricordato la particolare figura di Rodriguez Almeida e ha annunciato l’accordo con la Soprintendenza "per avviare una collaborazione legata a formazione e perfezionamento dei nostri corsisti che potranno partecipare alle attività della Soprintendenza di Pisa". L’assessore al turismo Paolo Pesciatini ha sottolineato "il forte dinamismo che connota il Museo delle Navi Antiche che – ha detto - , anche in piena chiusura di tutte le attività, ha proseguito nella sua missione di diffondere cultura. È stato anche fra i primi musei in Italia a riaprire ed è una realtà che sin da subito è riuscita a entrare nel cuore dei pisani". Eleonora Mancini