REDAZIONE PISA

Tagli alle università: assemblea di Ateneo al Polo Carmignani

Studenti pisani protestano contro riforma Bernini: assemblea critica tagli al finanziamento universitario e precarietà del pre-ruolo. Mobilitazione in crescita.

Tagli alle università: assemblea di Sinistra Per al Polo Carmignani

Una protesta degli studenti universitari

Prosegue la mobilitazione degli studenti pisani contro la riforma Bernini con un’assemblea che si terrà lunedì 11 novembre alle 16 nell’aula magna del Polo Carmignani. Al centro della discussione, per la quale è stata disposta la sospensione dell’attività didattica, il finanziamento alle università e la gestione del pre-ruolo in ambito accademico. "L’assemblea - spiega Andrea Brucini rappresentante del collettivo studentesco ‘Sinistra per’ -. sarà un’occasione di confronto sul perché queste misure non rispondano ai nostri bisogni e alla nostra idea di università". Proprio in risposta alla riforma è nato a Pisa un movimento che unisce al suo interno organizzazioni studentesche, liste di rappresentanza e, in generale, studenti che "non vogliono restare immobili mentre il loro futuro viene pian piano smantellato". "La riforma Bernini sulle università prevede tagli al sistema universitario per 500 milioni di euro - si legge in una nota del movimento studentesco -, che andranno a determinare un deficit sul sistema universitario nazionale di almeno 800 milioni". Per quanto riguarda la riforma del pre-ruolo, si tratta di una misura che "rende ancora più precario il percorso di chi fa o farà ricerca negli atenei, con contratti pagati ancora meno e con ancora meno tutele".

Per l’Università di Pisa, si legge ancora nella nota, "questa riforma significa 6 milioni di euro di tagli rispetto alla quota monetaria ricevuta ogni anno tramite il Fondo di finanziamento ordinario. E si arriva a 16 milioni se consideriamo lo svuotamento di risorse dei piani di assunzione. Il crollo è inevitabile e le macerie cadranno tutte sulle nostre teste, di chi all’università studia, lavora o vorrebbe in futuro lavorare". La mobilitazione studentesca è in atto da settimane con assemblee in tutti i dipartimenti dell’Ateneo e la partecipazione allo sciopero generale del comparto scuole e del pubblico impiego del 31 ottobre. "È fondamentale unire le nostre voci - concludono gli studenti -. Questo movimento vuole raccogliere studenti, dottorandi, ricercatori, specializzandi, personale tecnico e amministrativo, docenti, chiunque veda il proprio futuro compromesso da questo governo e dai precedenti". Appuntamento successivo il 15 novembre, giornata di mobilitazione studentesca nazionale.

S.T.