Super Ludovica, entra alla Normale. E’ la prima non vedente a riuscirci

Dopo aver conseguito il massimo dei voti al Liceo Classico, un altro grande traguardo per la studentessa "Un sogno che si avvera"

Ludovica Amato mentre studia davanti al proprio computer (foto Del Punta per Valtriani)

Ludovica Amato mentre studia davanti al proprio computer (foto Del Punta per Valtriani)

Pisa, 21 settembre 2022 - Le barriere sono fili che ci tengono ancorati a terra e che ci impediscono di spiccare il volo. Ma c’è chi queste barriere le ha superate ottenendo un risultato inaspettato. Ludovica Amato, pisana, 19 anni appena compiuti, è la prima studentessa non vedente ad accedere alla Scuola Normale Superiore (mentre tra i post-doc e ricercatori ci sono già stati dei casi analoghi).

La notizia è arrivata ieri con grande stupore e gioia da parte di Ludovica e della sua famiglia. Grazie ad una passione sconfinata per il latino e il greco e a tanto impegno e dedizione per lo studio il suo sogno si è convertito in realtà. "Ho lavorato sodo fin dai primi anni del Liceo classico ‘Galilei’ per raggiungere questo traguardo – racconta la studentessa –. Non si è trattato di un sacrificio perché quando c’è la passione è solo un piacere. Quando ho ricevuto la notizia dell’ammissione alla Normale non ci potevo credere e tutt’ora faccio fatica a realizzare che siederò proprio in quelle aule".

Un pianto di gioia, seguito da una sfilza di chiamate da parte di parenti, amici e di tutte le persone che l’hanno sostenuta fin dal primo momento. Primi fra tutti i suoi genitori che l’hanno incoraggiata sempre e comunque. Ludovica è stata ammessa al corso di studi classici della Normale. Ieri invece è stato il suo primo giorno alla Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa. "È stato stupendo varcare la soglia dell’aula universitaria", dice commossa. Se è riuscita ad abbattere le "barriere che ognuno di noi inconsapevolmente costruisce nella propria mente", ci sono però barriere fisiche imposte da altri. "Mi appello al senso civico dei cittadini – continua Ludovica – perché un marciapiede occupato da uno scooter o un monopattino elettrico abbandonato sul posto auto riservato a persone disabili sono ostacoli per chi ogni giorno esce di casa e vorrebbe muoversi senza problemi".

Ora ad attendere Ludovica insieme alla sua famiglia è un doppio festeggiamento: per l’ammissione, ma anche per il compleanno (saltato per sostenere le prove che sono cadute proprio a ridosso del suo 19esimo compleanno). "Sarebbe l’ora", dice scherzando. Ma il regalo più grande lo ha già ricevuto, segnando un cambio di passo importante per tutti e tutte. "Non mollate mai – dice la ragazza rivolgendosi ai suoi coetanei e non solo –. Anche quando tutto sembra segnato, ognuno di noi può trovare dentro di sé la forza per cambiare le cose e realizzare i propri desideri e aspirazioni".