
Stato di agitazione e sciopero Bloccata l’uscita dai magazzini dei mezzi Mondo Convenienza
"Delocalizzare lo sciopero" in solidarietà alla mobilitazione dei lavoratori di Mondo Convenienza dei magazzini di Campi Bisenzio che dal 30 maggio hanno incrociato le braccia per rivendicare l’applicazione del contratto nazionale e contro la modalità delle cooperative in appalto. Con questo spirito ieri mattina il sindacato Si Cobas ha messo in atto uno sciopero lampo. Alle 7 montatori, facchini e autisti hanno protestato davanti ai magazzini Mondo Convenienza ad Ospedaletto, bloccando l’uscita dei mezzi con un picchetto. Lo sciopero è durato sei ore. "Pochi giorni fa abbiamo scoperto che l’azienda sta spostando a Pisa una parte dei mobili che dovrebbe essere logisticamente gestita a Campi Bisenzio – dice Sarah Caudiero, coordinatrice sindacale Si Cobas-, e abbiamo deciso di dichiarare lo stato di agitazione nel magazzino di Ospedaletto, che viene usato per scavalcaare la protesta. Inoltre, parte dei lavoratori di Firenze è stata trasferita a Pisa. Un atteggiamento intollerabile. All’ultimo tavolo con la Regione né Mondo Convenienza né l’azienda appaltata RL2 si sono presentate". La protesta non si placa, nei mesi, lo sciopero si è allargato a macchia d’olio nei magazzini d’Italia: da Campi a Riano, fino a Bologna e per ultimo da ieri anche Pisa. "Una protesta fatta senza preavviso e con picchetti illegali che hanno impedito ai dipendenti di entrare a lavorare - recita una nota l’azienda RL2 -. Nemmeno un dipendente dello stabilimento di Pisa aderisce allo sciopero selvaggio: gli agitatori supportati da una minoranza del personale di Campi Bisenzio, sono tutti esterni all’azienda la quale invece, ha già espresso la disponibilità a revocare i licenziamenti per chi ha operato i picchetti illegali. Iltentativo di mediazione è stato totalmente ignorato".
E.M.D.P.