Nove episodi su tutto il territorio, dal centro fino a Madonna dell’Acqua. Sono stati denunciati dopo la serata di martedì. Poco prima delle 22 è cominciata questa raffica di pallini (sono di plastica e vengono utilizzati anche per alcuni giochi). "Stavamo attaccando i manifesti elettorali – spiega Giulia Gambini, capogruppo Fdi in Consiglio Comunale a Pisa e candidata alla Camera dei deputati nel collegio Toscana 3 – mancavano 5 minuti alle 22, quando siamo stati colpiti alle spalle. Ci trovavamo davanti alla scuola Biagi. Abbiamo notato un’auto chiara arrivare dall’Aurelia e proseguire sul ponte. Ha rallentato ed è stato a quel punto che è arrivata la scarica di proiettili. Io non sono stata colpita ma Maurizio sì". Maurizio Nerini, consigliere comunale dello stesso partito, aggiunge: "Eravamo impegnati ad attaccare i cartelloni elettorali, quando sono stato preso alla testa. All’inzio pensavo fossero sassate. E’ intervenuta subito la Digos anche se ci hanno detto che non è stato un atto politico. Nell’arco della stessa serata ci sono stati più episodi. Ma si tratta di eventi che non dovrebbero accadere, soprattutto in questo frangente". Con loro c’era anche Rachele Compare, coordinatrice Fdi: "Un atto di inciviltà da condannare a prescindere, ingiustificabile", commenta.
La banda di ragazzi, secondo la ricostruzione basata sulle testimonianze, che ha agito in centro città, lungarno Pacinotti, in via Bonanno, ma anche fuori, fino alla frazione sangiulianese dove le vittime sono state alcune persone trans.
E’ stata chiamata la polizia che è arrivata con la sezione specializzata della Digos e con le Volanti: sono stati trovati e acquisiti i proiettili di plastica. I giovani potrebbero rischiare, adesso, un’accusa per getto di oggetti pericolosi, anche se i gommini di plastica non hanno causato danni per fortuna. Utili saranno di sicuro le immagini delle telecamere: ce ne sono tante in centro e gli investigatori hanno a disposizione anche la descrizione della vettura.
An. Cas.