
Silvia nuda sul palcoscenico "La potenza delle donne si svela Accettarsi grazie alla sorellanza"
"Sono invecchiata dentro la pelle di una giovane donna che tenta con ostinazione di farsi varco nella società". In scena una donna nuda, sola, e il suo flusso di coscienza intimo, scioccante, brutale. E’ Silvia Gallerano in "La Merda" di Cristian Ceresoli, pièce pluripremiata che per la prima volta farà tappa al Teatro Nuovo di Pisa sabato 11 marzo alle 21. Una produzione Frida Kahlo Productions con Produzioni Fuorivia e Richard Jordan Productions. Ha scioccato e meravigliato la critica aggiudicandosi nel 2012 l’oscar del teatro europeo, il prestigioso Edinburgh Fringe First Award, e registrando un enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo. Silvia Gallerano, com’è cambiato il suo rapporto con la pièce in questi 11 anni?
"Sono invecchiata nella pelle della protagonista: una ragazzina, in piena fase adolescenziale, che vive il mutamento del suo aspetto e fatica a riconoscersi. Una fase della vita in cui di solito cresce l’insoddisfazione e il desiderio di cambiare il proprio corpo che non va mai bene ai nostri stessi occhi".
Quindi il corpo si trasforma in una sorta di "nemico"?
"Sì, l’effetto del testo di Cristian Ceresoli racconta il body shaming che infliggiamo a noi stessi. Ci sentiamo inadeguati e per questo ci torturiamo fino all’estremo. Sul palco vengono messe in scena due facce della stessa medaglia: sia la fragilità che la brutalità di una ragazza e l’orrore del quale è capace, senza nessuna morale di fondo". Qual è il suo rapporto con la nudità sul palco?
"Empowerment. In altre parole, l’effetto della nudità di fronte a un pubblico mi rende invincibile, sento che niente può farmi del male. Io stessa ho vissuto a lungo il mio corpo come un nemico, ma finalmente ad anni di distanza lo tratto come il mio miglior alleato. Ora mi rendo conto di tutto il tempo che ho perso".
Qual è la chiave per iniziare ad accettarsi?
"La sorellanza, perché altrimenti da sole ci autocolpevolizziamo. Invece è una realtà vissuta da gran parte delle donne succubi di una società che ci chiede di essere in un determinato modo. La parola nello spettacolo ha la forza di risvegliare il pubblico. Anche in questo senso si può definire una pièce femminista, perché non ha paura di mostrare una potenza nascosta in un corpo femminile che si svela in scena".
Biglietti: intero 18 euro; ridotto convenzionati 15 euro; ridotto under 18 e universitari 12 euro (al botteghino martedì, mercoledì, giovedì 16-19 o a un’ora dall’inizio dello spettacolo). Prevendite: https:www.ciaotickets.combigliettila-merda-pisa.
I.V.