REDAZIONE PISA

Seconda chance per l’affresco di San Ranieri

Nuovi contatti tra il pittore e il Comune. La grande opera all’interno della chiesa di San Vito è rimasta incompiuta dal 2014

L'affresco di san Ranieri

Potrebbe essere arrivata a una fase decisiva la vicenda, ferma e incompiuta dal 2014, che riguarda il grande affresco di San Ranieri, dentro la chiesa di San Vito. L’ambizioso progetto, promosso nel 2009 dagli Amici dei Musei con il patrocinio del Comune, proprietario della chiesa dove San Ranieri si dice sia morto il 17 giugno 1160, avrebbe dovuto, nelle intenzioni, fare di Pisa la "capitale degli affreschi" (come se quelli del Camposanto fossero di secondo livello). Adesso, a sette anni dalla interruzione dell’opera affidata al pittore di Rosignano Luca Battini l’affresco potrebbe arrivare a compimento entro il 2023. Questa la previsione del pittore che alcuni mesi fa si era ripresentato all’attenzione degli Amici dei Musei e dell’amministrazione locale con l’intenzione di portare a termine l’opera.

Un’opera, il cui completamento era stimato allora in 180mila euro e che ora potrebbe costare molto meno, visto che Battini ha ufficialmente dichiarato all’amministrazione di voler prestare il suo lavoro gratuitamente. Giusto un rimborso spese e alcune proposte che l’amministrazione potrà valutare, come "il permesso di transito e parcheggio gratuito sul Lungarno" per sé e i suoi tre collaboratori, "un alloggio gratuito relativo alle sole occasioni in cui sia necessaria la presenza fisica sul cantiere dei due assistenti e del segretario", la "reintegrazione di alcune attrezzature e materiali edili", il "pagamento delle utenze della Chiesa e dei costi ordinari di manutenzione". Al netto di questo, Battini ha assicurato a Comune e Amici dei Musei "la disponibilità a collaborare anche dell’Ente Pisano Scuola Edile, della Fondazione Cerratelli per la fornitura dei costumi dei figuranti nelle scene dell’affresco, e di Dandoli Ponteggi".

L’obiettivo, poi, è lavorare anche sulla mediaticità dell’evento, che nel 2012 aveva attirato anche la BBC, "al fine di catalizzare l’attenzione di potenziali sponsors, finanziatori e sostenitori pubblici e privati. Oltre ai Patrocini esistenti – fa sapere Battini - , cioè MiBACT, Regione, Provincia, Comune, Arcidiocesi, Amici dei Musei e loro Federazione nazionale, Musei, S.M.O.M., si è aggiunto anche quello del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali".

Lunedì scorso, assieme alla presidente degli Amici dei Musei, Piera Orvietani, Luca Battini ha incontrato in Comune il sindaco Michele Conti, l’assessore al patrimonio Raffaella Bonsangue, l’assessore alla Cultura Pierpaolo Magnani, il consigliere comunale Riccardo Buscemi incaricato dal sindaco di coordinare la gestione della vicenda, e il parroco e alcuni parrocchiani di San Nicola. La chiesa di San Vito è stata difatti affidata a quella parrocchia per le comunità di preghiera e forte è la preoccupazione che un eventuale cantiere possa in qualche modo compromettere l’utilizzo della chiesa da parte dei fedeli. L’amministrazione ha preso atto della volontà di Battini di completare l’affresco e potrebbe coinvolgere, come suggerito tempo fa da Buscemi, anche gli studenti di alcune classi del Liceo Artistico Russoli, che nel cantiere di San Ranieri potrebbero fare esperienza pratica. L’amministrazione attende intanto di ricevere da Battini un rapporto con la relativa rendicontazione dei costi vivi dell’operazione, per valutare ed eventualmente procedere con atti ufficiali e trasparenti. Il Comune, insomma, apprezza l’idea ma chiede anche delle garanzie, che sin dall’inizio del progetto erano mancate, assieme a un piano economico e di fattibilità dell’opera che rimase appunto incompiuta. I finanziamenti erano stati reperiti tramite donazioni private raccolte dagli Amici dei Musei, ma ben presto si esaurirono. Il Comune aveva dato la chiesa gratuitamente e 9.000 euro per l’allestimento del cantiere. Duecento metri quadrati, 250 personaggi da ritrarre, tra i quali l’ex sindaco Paolo Fontanelli, il suo portavoce Giorgio Piccioni, l’arcivescovo Plotti, l’attore Andrea Buscemi, i campioni Sanzo e Vanni, l’onorevole Patrizia Paoletti. E San Ranieri con il volto di Roberto Farnesi. Fu fatto arrivare persino lo stessso tipo di smaltino usato da Michelangelo in alcune pennellate del Giudizio Universale. Poi tutto si fermò.

Eleonora Mancini