ANTONIA CASINI
Cronaca

Navigavano alle secche della Meloria: denunciati

Una ventina le sanzioni elevate quasi in un solo giorno

Capitaneria di Porto

Pisa, 21 agosto 2018 - Secche della Meloria, domenica difficile per i diportisti che non rispettano le regole in un’area marina protetta, bella e da salvaguardare. Sono state 20 le sanzioni elevate, quasi in una sola giornata, tre le denunce, da parte della guardia costiera di Livorno. Un’attività di sorveglianza di superficie «in difesa dell’ambiente marino-costiero» intensificata nella settimana di ferragosto che ha visto impiegata anche «Ingianni» - nave di 35 metri attrezzata e specializzata proprio per i controlli ambientali-, integrata da operazioni subacquee del nucleo sub dei militari di Genova.

Al setaccio le tre zone, in particolare le prime due, dove le limitazioni sono più forti: ricadono nel territorio del Parco di San Rossore. Nella A, sono consentite soltanto la ricerca scientifica e le riprese su autorizzazione. Poi c’è la B (B1-B2 e B3) con alcune attività libere e altre off-limits. Infine, la C, riserva parziale. Decine le verifiche e altrettanti provvedimenti per comportamenti scorretti «ed estremamente dannosi per il patrimonio naturalistico». Tre le persone deferite per aver navigato con le proprie imbarcazioni nella zona di riserva integrale (divieti praticamente assoluti, come detto). Una ventina i verbali per aver ancorato in luoghi non consentiti, mancanza di documenti di bordo, dotazioni di sicurezza scadute, imbarco abusivo di persone nell’attività di pesca-turismo e condotta di moto d’acqua con patente scaduta, subito ritirata.

Vigilanza ma anche prevenzione. Con l’osservazione dello stato di salute dei fondali marini. I subacquei specialisti della Guardia costiera hanno eseguito per conto del ministero dell’Ambiente rilievi per «verificare ed eventualmente scongiurare la presenza di inquinamenti di tipo antropico e ispezioni dei fondali per il monitoraggio dello sviluppo delle praterie di posidonia oceanica». I risultati – fanno sapere ancora dalla sede di Livorno – sono molto positivi. «Dati eccellenti in termini di densità e vitalità della pianta, importante sia per la vita dell’intero ecosistema marino che per la protezione delle coste dai fenomeni di erosione». I controlli saranno comunque ripetuti, proprio per scoraggiare i diportisti poco rispettosi dell’ambiente ed evitare che il quadro cambi. Un’area sulla quale si è deciso di investire: il bilancio di previsione è stato approvato recentemente e, per il Parco San Rossore, si sono sbloccati più di 5 milioni di euro. Di questi, oltre un milione sarà destinato proprio alle secche della Meloria.