Ugo Boggi è il nuovo presidente della società italiana trapianti d’organo

il professore resterà in carica per i prossimi tre anni

Il professor Ugo Boggi

Il professor Ugo Boggi

Pisa, 27 novembre 2018 - Nuovo traguardo per il professor Ugo Boggi. Ordinario di Chirurgia generale all’Università di Pisa e direttore dell’Unità operativa di Chirurgia generale e dei trapianti dell’Aoup, è stato eletto presidente della Sito-Società italiana dei trapianti d’organo nel corso del 42° congresso tenutosi a Bologna dal 22 al 24 novembre.

La carica di presidente, operativa per il triennio 2020-2022, giunge a coronamento di una carriera di successi e di riconoscimenti nazionali e internazionali. Il professor Boggi, infatti, carrarese di nascita e pisano per curriculum di studi ed impegno lavorativo, è appunto docente ordinario all’ateneo pisano e, dal 1999, è responsabile dei programmi di trapianto di rene e di pancreas dell’Aoup, dove ha realizzato il principale programma di trapianto di pancreas attivo in Italia, ha concepito ed adottato nuove tecniche chirurgiche e ha promosso e realizzato più di chiunque altro in Italia la donazione renale da vivente.

“E’ nostro orgoglio – dichiara - che negli ultimi 20 anni in Italia non ci sia stata nessuna novità significativa nel settore dei trapianti d’organi addominali che non sia stata concepita o realizzata per la prima volta a Pisa”.

Effettivamente proprio il professor Boggi, fra le altre cose, ha realizzato il primo trapianto renale cross-over in Italia (15 novembre 2005), la prima donazione renale laparoscopica con accesso singolo (SILS) (13 marzo 2010) la prima donazione renale robotica in Italia (22 novembre 2008), la prima donazione laparoscopica di settore laterale sinistro per trapianto di fegato adulto-bambino in Italia (10 maggio 2010), il primo trapianto simultaneo di rene da donatore vivente e di pancreas da donatore cadavere in Europa (13 giugno 2001), il primo trapianto renale robotico in Europa (3 luglio 2010), il primo trapianto robotico di pancreas al mondo (27 settembre 2010) e la prima donazione robotica di fegato destro per trapianto adulto-adulto nel mondo (17 aprile 2012). Anche per questi risultati la prestigiosissima Università di Pittsburgh, primo ateneo americano in ambito chirurgico e celebre per aver sviluppato e reso possibile il trapianto epatico nel mondo, ha voluto il professor Boggi nel proprio corpo docente.

Il chirurgo – che negli anni ha trapiantato oltre 1500 organi - è infatti anche professore di Chirurgia generale all’Università di Pittsburgh. Nel suo curriculum anche il ruolo di Fellow onorario dell’European board of surgery per i trapianti di rene e di pancreas. L’European board of surgery è parte dell’Union européenne des médecins spécialistes (Uems), agenzia che opera alle strette dipendenze della Comunità Europea ed accredita le attività mediche e chirurgiche in Europa. Nel periodo di presidenza del professor Boggi la Sito dovrà anche organizzare il congresso della Esot-Società europea dei trapianti in programma a Milano per l’anno 2021. A questo congresso sono attesi oltre 4000 partecipanti fra chirurghi, medici, scienziati di base, ed infermieri. Il congresso dell’Esot, che si realizza ogni due anni, attrae infatti gli specialisti del trapianto non solo dall’Europa ma da tutto il mondo. Sarà quindi una grande occasione di visibilità per tutta la trapiantologia italiana. Grazie all’elezione a presidente della Sito, il professor Boggi entrerà anche a far parte del consiglio direttivo della Esot in qualità di rappresentante dell’Italia. La Sito ha oltre 1000 soci, è una delle principali società scientifiche italiane ed è l’unica accreditata dal Ministero della salute per la realizzazione delle linee guida per i trapianti d’organo.

Al congresso di Bologna erano presenti 806 partecipanti in rappresentanza di tutti i Centri trapianti d’Italia e di tutte le regioni italiane. Sono state presentate oltre 300 relazioni scientifiche.

L’evento è stato anche caratterizzato dal riconoscimento del prestigioso ruolo di socio onorario ai due chirurghi che la società ha ritenuto abbiano contribuito maggiormente allo sviluppo del trapianto degli organi addominali in Italia negli anni 80-90 e nel primo decennio degli anni 2000: il professor Vincenzo D’Amico di Padova ed il professor Mauro Salizzoni di Torino. L’ambito riconoscimento è stato consegnato anche al professor Stefano Faenza di Bologna, per il contributo dato nell’ambito dell’anestesia e della rianimazione applicata ai trapianti d’organo. Poco prima dell’inizio effettivo del mandato di presidenza il professor Boggi, in collaborazione con i professori Piero Marchetti e Fabio Vistoli, organizzerà a Pisa (17-19 ottobre 2019) su incarico della Società mondiale dei trapianti (The transplantation society - Tts) e dell’International pancreas & islet transplant association (Ipita) la prima consensus conference mondiale sul trapianto di pancreas, grazie al supporto della Fondazione Pisa e dell’Università di Pisa. Ulteriore motivo di orgoglio per la scuola trapiantologica di Pisa è stata la nomina del professor Giandomenico Biancofiore a membro del consiglio direttivo della Sito in rappresentanza dell’area anestesia e rianimazione. Il professor Biancofiore si va ad aggiungere al professor Vistoli, chirurgo e docente all’Università di Pisa, già membro del consiglio direttivo per l’area trapianti di rene e di pancreas. Complessivamente, quindi, ben tre medici pisani faranno parte del prossimo consiglio direttivo della società.

“Questo importante incarico – prosegue Boggi - viene certamente a riconoscere un lungo impegno personale nel settore dei trapianti nel quale spesso ho percorso strade innovative, aprendo nuovi settori che poi si sono rilevati successi nazionali ed internazionali. Di questo sono molto contento ed orgoglioso. L’incredibile successo ottenuto dimostra come il lavoro fatto negli anni sia stato riconosciuto dai colleghi che hanno saputo apprezzare il valore dei fatti. A livello personale è quindi senza dubbio una soddisfazione enorme. Sono però convinto che questo riconoscimento vada anche a tutto il sistema trapianti di Pisa, e della Regione Toscana. Tutti insieme, per tanti anni, abbiamo lavorato ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Io spero anche che questa carica possa aiutare a riportare definitivamente quella serenità nel sistema trapianti pisano che recentemente era venuta un po’ meno a seguito di alcune notizie, probabilmente prive di reale fondamento, che avrebbero ipotizzato un ridimensionamento del gioiello trapiantologico pisano. Anche in quest’ottica credo che questo riconoscimento arrivi nel momento giusto. Sono anche contento – conclude - che quando il prossimo anno organizzeremo la prima consensus conference mondiale sul trapianto di pancreas potrò partecipare anche come presidente della Sito, e non solo come “incaricato” della Società mondiale dei trapianti d’organo e ideatore di questa iniziativa. Sono infine fiero, ed anche un po’ emozionato, del fatto che per tre anni rappresenterò le istanze di tutta la trapiantologia italiana in ambito europeo. Lo sono per me, per il sistema trapianti che rappresento, per la mia istituzione”.