
Una delle siringhe sul sagrato della chiesa
Pisa, 29 aprile 2018 - L’odore di escrementi è forte. Ma ancora più forte è la vista: non solo liquami umani e fazzoletti sporchi, ma anche siringhe usate per terra, sul sagrato di una delle chiese più belle di Pisa, e fra la vegetazione che si trova poco sopra gli scalini, sulla destra, guardando la facciata. Una visione triste per una struttura unica del nostro centro storico: a pianta centrale (ottagonale), a metà tra la storica via San Martino e il lungarno, nell’omonima piazza del Santo Sepolcro. «Purtroppo, di notte questa area si trasforma in una zona di spaccio e consumo», dice un residente. Come in effetti testimoniano i resti dello sballo. Nella notte fra il 27 aprile e il 28 aprile un passante ha trovato un uomo di 48 anni morto sul marciapiede. Inutili i soccorsi. Il sospetto degli investigatori è che sia stato un mix di sostanze a ucciderlo. Indaga la polizia.
Ma, anche di giorno, ha la caratteristica di risultare abbastanza isolata rispetto al ‘traffico’ dei turisti e così piazza San Sepolcro si presta a usi impropri. Durante il nostro sopralluogo, un gruppetto di giovani stava fumando hashish. Mentre una ragazza, sopraggiunta con un sacco nero in mano, ha posato la spazzatura a ridosso dei cassonetti dell’immondizia, quelli che oramai si aprono soltanto con la tessera, e si è allontanata. Evidentemente non ha il badge. Il tutto in piena mattinata, con il sole che illumina un luogo così antico ma al momento maltrattato.