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Rsa a Pisa, allarme liste d’attesa: 97 anziani senza un posto

L’assessore Gambaccini in visita alle strutture di Via Garibaldi: "Prima erano 170. La Regione faccia la sua parte e investa di più: risorse non sufficienti"

Anziani

Pisa, 21 dicembre 2019 - Visita natalizia dell’assessore alle politiche sociali e presidente della Sds zona pisana Gianna Gambaccini alle strutture assistenziali di via Garibaldi, in particolare al Centro diurno per anziani, alla Rsa “Viale” e all’Hospice, per portare e gli auguri di buon Natale ad ospiti e personale dei servizi di assistenza.

"Le persone in lista di attesa per l’ingresso in Rsa nella zona pisana sono ben 97, mentre sono circa 500 quelli già accolti nelle strutture – spiega l’assessore Gambaccini – e come Sds abbiamo lavorato per abbattere le liste di attesa, che partivano a inizio anno da 170 unità, ma ora occorre che la Regione faccia un investimento ulteriore. Di questi 97 in lista di attesa, 18 sono le urgenze, anziani non autosufficienti che non hanno nessun familiare. Sono numeri che descrivono una emergenza, il sintomo che il sostegno alla domiciliarità non è basta: la condizione di burnout delle famiglie che assistono al domicilio l’anziano non autosufficiente, fa lievitare progressivamente le richieste di ingresso nelle strutture".

«L’investimento della Regione nel fondo per la non autosufficienza prevede 2,873 milioni e 9,349 milioni di euro per il fondo residenziale, su tutta la zona pisana – prosegue Gambaccini -.Sull’intero territorio dell’Asl Toscana Nord Ovest sonoi destinati al fondo per la residenzialità circa 50 milioni di euro, ma per azzerare le richieste servirebbero ulteriori 15 milioni. Di fronte a una crescita esponenziale degli anziani non autosufficienti la Regione non ha ancora aumentato negli ultimi anni l’investimento in tal senso. Chiediamo uno sforzo maggiore per poter dare risposte a tutti i cittadini".

L’assessore ha anche fatto visita anche all’Hospice di via Garibaldi, accolta dalla dottoressa Gioia che, con la sua equipe, "impegna professionalità e tantissimo cuore nel prendersi cura delle persone che arrivano a fine vita. Una struttura che svolge un compito di fondamentale importanza, che nel 2019 ha visto 356 nuovi ricoveri, oltre a 240 pazienti in assistenza domiciliare per cure palliative, su un totale di 3136 ricoveri totali, dall’inizio del servizio nel 2009. Un grande lavoro di assistenza che è stato riconosciuto anche dalla Asl che ha dotato l’Hospice di un medico in più, oltre allibero professionista finanziato grazie all’impegno di due associazioni, “Il Mandorlo” e l’Associazione oncologica pisana".