SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

Rinforzi già in azione. Operazione a tenaglia

Otto nuovi agenti sono stati inviati da Roma per presidiare il quartiere della Stazione. Ecco il piano per rendere la zona più sicura

di Saverio Bargagna

La Jeep del 113 svolta l’angolo di piazza della Stazione e procede lungo viale Gramsci. A bordo vi sono gli agenti del ‘Reparto prevenzione crimine’, la task force di pronto intervento istituita negli anni ’90 e creata per intervenire nei teatri nazionali più impegnativi andando a rafforzare i dispositivi locali. Insomma, sono arrivati i rinforzi. Una decisione presa dal ministro dell’Interno Luciana Lamorghese che ha accolto l’invito del sindaco Michele Conti, il quale aveva espressamente chiesto – anche dalle nostre colonne – un rafforzamento delle forze di polizia dopo gli ultimi violenti fatti che hanno visto protagonista la riva di Mezzogiorno.

Sono 8 gli uomini in più messi a disposizione della Questura di Pisa, personale specializzato che ieri mattina era già operativo alla Stazione centrale e in tutto il reticolo di strade e stradine che compone le vie limitrofe. Ogni servizio di 6 ore porterà al controllo di almeno 50 persone, ma anche ad una serie verifiche all’interno di quelle attività più esposte come le sale slot o i centri scommesse. La strategia è presto detta: le forze dell’ordine intendono creare un anello sempre più stretto entro il quale prevenire traffici illegali che poi possono sfociare in episodi violenti. Snodo focale, in tal senso, è viale Grasmci con le sue gallerie e le ampie corsie: una conformazione peculiare che, se gli uomini predisposti al controllo non sono sufficienti, rende abbastanza facile svicolare alla vista e alla legge. Ma quanto tempo resteranno questi uomini in città? Non vi è una data precisa. Il reparto prevenzione del crimine resterà fino a quando non verrà ritenuta cessata l’emergenza.

Dopotutto Pisa presenta una "singolare" conformazione. Come ben sappiamo siamo di fronte ad una città relativamente piccola, ma con un flusso da vera metropoli. Basti pensare che alla Stazione di Pisa, mediamente, vi transitano 25mila persone al giorno. A queste bisogna aggiungere tutti coloro i quali raggiungono il centro o le aree monumentali con altri mezzi. Senza considerare una popolazione studentesca ingente con tutti i pro del caso, ma anche con le problematiche che essa comporta, non ultimo un mercato illegale di sostanze stupefacenti ‘leggere’. Insomma, Pisa è una realtà multiforme i cui numeri potrebbero davvero far ritenere al ministero dell’interno di poter innalzare di una classe il livello della Questura. Un innalzamento che consentirebbe un aumento stabile dell’organico dalla polizia di Stato così da fronteggiare le necessità in termini di sicurezza.

L’altra peculiarità della città e della sua provincia è l’alto numero di cittadini stranieri che vi abitano: 35mila persone stimate (fra le medie più avanzate a livello nazionale) a cui si aggiunge un numero ingente anche di irregolari che – per propria natura – non sono quantificabili. Dagli anni duemila poi si assiste anche un graduale allontanamento di una serie di attività storiche dal quartiere che ha portato all’apertura di negozi che attirano (spesso) una clientela, diciamo così, meno selezionata. Un quadro noto ma che dipinge tutte le complessità di un quartiere, quello della Stazione, che a questo punto è costretto a ricorrere ai "rinforzi".