Rettore, Iannaccone rinuncia e si allea con Zucchi

Accordo tra i due docenti alla luce dei risultati del primo turno: in caso di vittoria del biochimico l’elettronico sarà Prorettore

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Giuseppe Iannaccone lascia in eredità a Riccardo Zucchi i suoi 439 voti ma "in cambio" vuole essere pro-rettore vicario e partecipare alla composizione della squadra di governo. Intanto la lista studentesca di Sinistra Per, appoggia in maniera incondizionata l’altro candidato Michele Marroni che era dietro a Zucchi per un po’ mendo di 200 voti. Gli studenti furono definiti dai tre candidati i veri stakholders dell’ateneo. La novità è una sorta di "operazione trasparenza" per Zucchi e Iannaccone che hanno fatto un comunicato stampa congiunto. Il precedente storico, risalente al 2010 è stato quello dell’accordo Massimo Augello-Nicoletta De Francesco per "scalzare" l’altro candidato Paolo Miccoli. Anche in quel caso, in palio, c’era l’agognato scranno da pro rettore vicario cosa che De Francesco ottenne. In quel caso ci fu l’invio di una mail agli elettori ed a seguire una conferenza stampa. Quell’operazione trasparenza venne in realtà definita "spartitoria" tant’è che ci furono ben quattro allora presidi di facoltà che protestarono contro l’accordo oltre ad una sequela di mail di corvi anonimi.

Tornando ai tempi d’oggi, il dettato del succinto comunicato congiunto recita così: "Dopo aver esaminato i risultati del primo turno elettorale, abbiamo rilevato che la netta maggioranza dell’elettorato si è espressa a favore di un rinnovamento di metodi e strategie nel governo dell’ateneo, che ci metta nelle condizioni di compiere il salto di qualità necessario per far fronte alle difficili sfide che ci attendono. Questa esigenza di rinnovamento e l’identificazione di alcune criticità sono presenti in entrambi i nostri programmi. Abbiamo quindi deciso di far convergere e di integrare le nostre proposte per il prossimo turno elettorale. A questo fine, il Prof. Giuseppe Iannaccone decide di ritirare la sua candidatura ed esprime il suo sostegno al Prof. Riccardo Zucchi che si impegna, in caso di successo, a nominarlo prorettore vicario e a definire congiuntamente la squadra e l’indirizzo di governo. Auspichiamo che questa convergenza rappresenti la prima tappa di un processo volto a far emergere e valorizzare tutte le potenzialità del nostro ateneo". La Nazione due giorni fa, usciti i voti dalle urne scrisse: "… ora si aprono scenari in vista del secondo turno ed il non scontato (visti i voti) ballottaggio. La matematica ed i numeri andranno a braccetto con la "politica" d’ateneo con un possibile valzer di alleanze per un gioco di scacchi che si gioca a due". L’invio del comunicato stampa congiunto non è stato dunque un fulmine a ciel sereno. I voti si prestavano subito ad una serie di calcoli con conseguenti alleanze. Il testa a testa è il 6 ottobre.

Carlo Venturini