
Hanno accusato alcuni sintomi che, inizialmente, erano stati calssificati come "neurologici", perché l’intossicazione dà sonnolenza, stordimento, diffcoltà a muoversi. Sono stati loro stessi ad accorgersi che qualcosa non andava e ad allertare i soccorsi. E’ successo a una manciata di minuti dalla mezzanotte di mercoledì sulla via Calcesana a Ghezzano, San Giuliano Terme. La famiglia aveva fatto in serata una braciata approfittando della bella giornata di sole e dello spazio all’aperto a disposizione. Poi, terminata la cena, i quattro componenti, finiti tutti in ospedale, per scaldarsi avevano portato la brace in casa, convinti che, nel frattempo si fosse spenta. Ma così non era e, in poco tempo, i locali si sono riempiti di monossido di carbonio. Il numero unico di emergenza ha inviato nella frazione sangiulianese due ambulanze, una della Pubblica assistenza di Pisa e un’altra della Croce rossa pisana. Non sono intervenute le forze dell’ordine e non è stato necessario neppure l’arrivo dei vigili del fuoco. Nell’abitazione, al momento dell’incidente, erano presenti anche due bambini che non hanno però avuto bisogno di cure. "Stanno tutti bene fortunatamente", ci aggiornano i vicini.
I quattro (tra cui due donne di circa 50 anni e un uomo di 55) sono stati trasportati prima al pronto soccorso di Cisanello e poi trasferiti nella struttura di Careggi (Firenze) per il trattamento in camera iperbarica che, al momento, non è possibile nella nostra città. La macchina di Pisa, che si trovava al Santa Chiara, risulta rotta, infatti, da oltre un anno. Un problema importante (per la vetustà del dispositivo che ha circa 30 anni, nonostante "la continua manutenzione") che richiede un intervento costoso. Già a fine 2021 era stata aggiudicata la gara per la manutenzione straordinaria. I lavori di riparazione cominceranno lunedì e per metà aprile circa l’apparecchiatura dovrebbe essere nuovamente disponibile", fanno sapere. Nel frattempo – spiegano ancora i vertici dell’Aoup – vengono "garantite le sedute con il rinnovo delle convenzioni in essere con altre strutture".
Ieri mattina, nell’alloggio che si trova lungo la strada trafficata che porta verso Calci, interessata ora dai lavori di realizzazione della pista ciclopedonale, non c’era nessuno, ma i vicini tranquillizzavano chi chiedeva notizie. "Per fortuna ora stanno tutti meglio. Noi non sappiamo la dinamica e non abbiamo parlato ancora con loro, ma l’importante è che si sia risolto". Dell’accaduto è stato informato anche il sindaco del Comune termale, Sergio Di Maio.
Antonia Casini