GABRIELE MASIERO
Cronaca

Quale America: "E’ in gioco la democrazia"

’Ne parliamo in Sapienza’ a Pisa sul voto in Usa. Veltroni, Augias e Di Bella riflettono con gli studenti.

Walter Veltroni e Franco Di Bella ieri all’università di Pisa

Walter Veltroni e Franco Di Bella ieri all’università di Pisa

"L’eventuale successo di Trump alle elezioni presidenziali americane del 5 novembre sarebbe un serio pericolo per la democrazia". Parola di Walter Veltroni, scrittore e giornalista, ospite ieri del nuovo appuntamento di "Ne parliamo in Sapienza", il ciclo di incontri e seminari che l’Università di Pisa organizza attraverso il Cidic-Centro per l’innovazione e la diffusione della cultura con esperti del mondo della ricerca e della società civile." Gli Stati Uniti al voto. Qual è la vera posta in gioco?" era il titolo dell’appuntamento al quale hanno partecipato anche Natalia Augias, corrispondente Rai dal Regno Unito, Viviana Mazza, corrispondente dagli Stati Uniti del Corriere della Sera, Agnese Pini, direttrice di Qn La Nazione il Resto del Carlino e Il Giorno, Antonio di Bella, ex corrispondente Rai dagli Usa e Alessandro Volpi, ordinario di storia dell’ateneo pisano. "La vera posta in gioco è questa, è la tenuta di un sistema democratico - ha aggiunto Veltroni - che appare già sotto attacco rispetto a ciò che abbiamo conosciuto finora.

Davanti abbiamo uno scenario del tutto inedito, le cui avvisaglie abbiamo vissuto con l’assalto a Capitol Hill, e che con il linguaggio di Trump e dei suoi sostenitori esercita una cesura netta con il rispetto delle istituzioni che c’è sempre stato nella storia americana, anche di fronte alle competizioni elettorali più accese. Un radicalismo, non solo delle parole, che deve preoccupare tutti e che avrà ripercussioni anche sull’Europa e il resto del mondo".

Analisi condivisa anche da Di Bella, secondo il quale, "la possibile vittoria di Trump costruirà una nuova America, ma forse anche un nuovo mondo, caratterizzato da quattro concetti fondamentali: isolazionismo, nativismo, populismo e protezionismo, con ricadute estremamente significative anche per l’economia globale e ripercussioni su quei Paesi, compreso il nostro, per i settori agroalimentare o della meccanica di precisione giusto per citarne alcuni, che esportano i loro prodotti negli Stati Uniti".

Se fare previsioni sull’esito finale della sfida tra Donald Trump e Kamala Harris è oggi molto complicato, secondo Viviana Mazza, "è invece un dato certo il testa a testa tra i due sfidanti, ma anche che democratici e repubblicani dovranno fare i conti con un’economia che si sta trasformando e la cui trasformazione inciderà sul voto".

"Ecco perché - ha concluso Veltroni - la democrazia rischia una crisi profonda in caso di vittoria di Trump: certamente per sue colpe, ma anche perché sta subendo un attacco da chi teorizza una destrutturazione democratica attraverso scorciatoie illiberali che possono mettere a repentaglio perfino le conquiste dell’ultimo secolo, come ci dimostra la ricomparsa addirittura della guerra in Europa dopo decenni di pace".