Cattivi odori a San Piero a Grado, colpa dei fertilizzanti

Sopralluogo dell'Arpat, la causa è da ricercare nel "gesso da defecazione" usato nei campi

Spargimento dei fanghi

Spargimento dei fanghi

Pisa, 12 settembre 2019 - All'Arpat erano arrivate molte segnalazioni di cattivi odori a San Piero a Grado-La Vettola e zone limitrofe. Aria puzzolente, irrespirabile, soprattutto di notte e alle prime ore del mattino.

Il 5 settembre il personale di Pisa dell'Agenzia regionale ha effettuato un primo sopralluogo. C'erano lievi maleodoranze, ma non si capiva da dove arrivassero. I carabinieri forestali di Pisa sono riusciti a evidenziare che diversi camion stavano trasportando materiale per trattamenti agronomici, già in corso da alcuni giorni, all'Azienda Agricola "Santini Federico".

Il giorno dopo un secondo accertamento effettuato questa volta da carabinieri forestali, Ispettorato Centrale Repressione Frodi Toscana-Umbria e Arpat, all'Azienda agricola di Castagnolo ha portato ad accertare che sui terreni dell'azienda (oltre 200 ettari), ad est dell'abitato di San Piero, oltre l'autostrada e la pineta, erano in corso trattamenti agronomici con lo spandimento di "gesso di defecazione", fertilizzante prodotto da materiali biologici mediante calce e precipitazione mediante acido solforico. Tecnicamente il prodotto in questione è considerato un "correttivo"; al momento del sopralluogo c'erano tre camion in attesa di scaricare il materiale semisolido, proveniente dalla ditta Valli di Brescia.

Secondo quanto riporta l'Arpat, lo spandimento era effettuato direttamente sul terreno, senza trattamento preventivo (aratura), mediante dispersione in aria e ricaduta; il terreno, secondo quanto riferito, sarebbe stato ricoperto entro le 24 ore successive al trattamento. I tecnici arpat evidenziano come il materiale evidenziasse "un odore fecale piuttosto intenso e persistente, particolarmente acuto nella zona di dispersione".

Il 9 settembre è stato il turno dell'Asl a compiere un sopralluogo, che ha confermato ancora una volta le maleodoranze.