Acquisto del Pisa, le clausole segrete. E il prezzo può raddoppiare

Con la serie A, Knaster pagherebbe la società il doppio. E ci guadagnerebbe anche... Fabio Petroni

Alexander Knaster, Giuseppe Corrado ed Enzo Ricci

Alexander Knaster, Giuseppe Corrado ed Enzo Ricci

Pisa, 14 gennaio 2021 - Sempre più vicini alla firma per il passaggio delle quote del Pisa. Gli ultimi giorni della trattativa tra Alexander Knaster e la società nerazzurra sono stati dedicati soprattutto a clausole e accordi, ma c’è un’intesa tra le parti, per la quale si attende – nel più breve tempo possibile –, un annuncio e qualche dichiarazione ufficiale.

I nuovi dettagli riguardano cifre e scenari, perché l’idea di base è quella di lasciare alla società nerazzurra, soprattutto in uno scenario iniziale, da breve-medio termine, l’assetto attuale. Knaster, che vuole investire nel Pisa a titolo personale, attingendo direttamente dal proprio patrimonio.

Ad accordo definito, il magnate russo-americano con passaporto inglese entrerà però gradualmente verso il 75% delle quote, obiettivo principale dell’operazione. Non usciranno dai giochi Ricci e Paletti, o almeno non subito, così come i Corrado, ma le quote rimanenti, pari al 25%, verranno ridistribuite tra gli attuali componenti del consiglio di amministrazione del Pisa.

Prematuro pensare a quello che sarà lo scenario futuro, ma certo è che, una volta conclusi gli accordi, non ci saranno sconvolgimenti immediati. Innanzitutto Knaster rileverà tutti i debiti, fisiologici, che risultano a bilancio, diminuiti di anno in anno dal 2017 al 2019. Il valore del Pisa cambierà a seconda del piazzamento della squadra al termine dell’attuale campionato, con una cifra di ‘soli’ quattro milioni di euro in caso di retrocessione in Serie C, una cifra intorno ai 10 milioni di euro in caso di permanenza in Serie B e, infine, una cifra, quasi raddoppiata rispetto a quella della permanenza nel campionato cadetto, in caso di promozione in Serie A.

A questo va aggiunta un’ulteriore clausola che il Pisa si porta dietro fin dal precedente accordo, risalente all’acquisizione del dicembre 2016, quando la società fu rilevata da Petroni. In caso di promozione in Serie A infatti, l’attuale dirigenza del Pisa dovrà sborsare una ingente cifra al precedente proprietario. Come da contratto infatti, si legge, «2 milioni di euro, rivalutati secondo l’indice Istat, da pagarsi, al Venditore, e/o suoi aventi causa, nel caso in cui la Società acquisisca la promozione al campionato professionistico di Serie A entro il campionato 2046/2047».

Vincerebbero tutti, anche Fabio Petroni, che potrà beneficiare di questo accordo, ancora per altri 25 anni. Intanto la trattativa, che va avanti da mesi, si è spostata su piani diversi, anche attraverso conference call con lo stesso Knaster, riferiscono i bene informati, intento a parlare un perfetto italiano, data la sua esperienza di anni nel campo della finanza italiana.  Michele Bufalino