Pisa, prete accusato di pedofilia: oggi già il sostituto

Terremoto nella parrocchia di Pratale per il sacerdote accusato di abusi su due bimbi ora adulti: don Luca celebrerà messa domenica

L’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto (foto Valtriani)

L’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto (foto Valtriani)

Pisa, 17 settembre 2022 - Domani i parrocchiani di Santa Maria Madre della Chiesa, in Pratale, troveranno un altro parroco a dire messa. Perché quello che c’è stato finora si è dimesso al culmine di un processo canonico, giunto ormai alle battute finali, che lo vede accusato di molestie sessuali ai danni di due fratelli, oggi adulti ma consumate molti anni fa quando erano bambini nella parrocchia di Santo Stefano, a Porta a Lucca. Sarà quindi Don Lukasz Kostrzewa a sostituirlo e, probabilmente, a spiegare ai parrocchiani il terremoto che l’unità pastorale (che comprende anche Santa Marta) sta vivendo, come scriviamo anche nelle pagine nazionali. Una riunione in parrocchia, ci sarebbe già stata e i fedeli, quelli almeno del consiglio pastorale, sono stati informati della decisione del vescovo di avvicendare il parroco.

Ma è domani che la parrocchia prenderà coscienza dell’accaduto. Del resto, l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, che per primo ha denunciato pubblicamente lo scandalo non ha usato mezze misure parlando di "profondo dolore e vergogna per quanto è stato denunciato" e annunciando di avere "accolto le dimissioni" da tutti gli incarichi pastorali del sacerdote che avrebbe già ammesso le sue responsabilità. "A nome mio e della Chiesa pisana che rappresento - ha concluso Benotto - chiedo perdono a chi ne è stato vittima e a quanti ne soffrono per lo scandalo che oscura il volto della Chiesa: domando a tutti di pregare il Signore perché non venga meno la fede in chi è stato offeso e perché si rinnovi in tutti un autentico cammino di conversione". Il prete sotto processo canonico ha 74 anni ed è stato fino a ieri il parroco della parrocchia di Santa Marta e Santa Maria Madre della Chiesa, uno dei più conosciuti in città. E anche per questo, probabilmente, la diocesi, ricevuta la denuncia, ha agito con determinazione e rapidità. Mentre non ci sono, invece, indagini penali in corso, anche se i due fratelli sarebbero orientati a perseguire anche la via giudiziaria ordinaria. Nell’aprile scorso, quando sul tavolo di Benotto è arrivata la denuncia, l’arcivescovo ha avviato immediatamente l’indagine interna e raccolto le testimonianze, incontrando personalmente le famiglie coinvolte e acquisendo un quadro accusatorio piuttosto circostanziato informando il Vaticano di ogni passaggio. La conclusione del processo canonico è attesa nelle prossime settimane con il verdetto, ma il sacerdote avrebbe già ammesso le sue responsabilità.