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Presidio No base alla sede del Parco: "Il presidente Bani deve dimettersi"

Lanciata una petizione: "Ha spianato la strada alla mega struttura militare nel cuore dell’area protetta" "Butteranno giù centinaia di alberi. Quando si distrugge un eco sistema intatto, non si può ricreare".

Presidio No base alla sede del Parco: "Il presidente Bani deve dimettersi"

"Il Parco ha un nemico giurato: il suo presidente". Tutte le associazioni del comitato "No base", si sono ritrovate sotto le finestre degli uffici del Parco di San Rossore per lanciare una petizione con cui si chiedono le dimissioni di Lorenzo Bani presidente del Parco "reo" di aver sdoganato l’area Cisam per piazzarci la base dei corpi speciali dei carabinieri e del Gis. Fausto Pascali non ha dubbi: "Ma proprio lui, il presidente di uno dei parchi più importanti in Italia, indica, suggerisce, spiana la strada alla mega base militare nel cuore del "suo" Parco. Dimissioni subito. Partiamo oggi con la petizione on line, e nonostante il lancio ufficiale sia scattato da pochissimo, abbiamo raggiunto già mille firme". Silvia Giamberini della lista civica Una città in Comune, tocca un nervo scoperto e cioè quello delle "compensazioni". "Butteranno giù centinaia e centinaia di alberi e compenseranno piantandone altri. Lo sanno costoro che quando si distrugge un eco sistema intatto, integro non lo si può ricreare poco più in là. Ci vogliono anni di relazioni per ricreare un eco sistema che vive proprio di relazioni di biodiversità. E non si baratti mai la bonifica di un sito nucleare con altro cemento, atro traffico, altra antropizzazione. La bonifica del sito dell’ex reattore nucleare va fatta a prescindere". Ettore Masi del comitato No Base accende i riflettori proprio sulle scorie e rifiuti ancora presenti nell’area Cisam.

"Trovo assurdo che si voglia costruire non solo in pieno parco ma con un "vicino" scomodo e cioè con un ex reattore nucleare ed i suoi rifiuti". Giamberini ricorda inoltre alla presidenza del parco che "l’area Cisam è sotto tutela della Comunità europea, Unesco e sotto tutela regionale". Pascali ricorda i motivi che devono spingere Bani alle dimissioni ed annuncia che porterà la petizione al governatore Eugenio Giani. "La proposta di collocare la nuova caserma lì, è stata avanzata in primis dal presidente Bani, che invece avrebbe dovuto essere il primo ad opporsi ad una simile ipotesi che avrà un impatto devastante. Si deve ricordare che l’area prescelta, è in una zona totalmente boscata".

Alcune delle realtà promotrici dell’appello: Movimento No Base, Valdera Avvelenata, Forum Ambientalista Toscano, Distretto Economia Solidale Altro Tirreno, Extinction Rebellion-Pisa, Cambiare Rotta-Pisa, Potere al Popolo Pisa, Rete dei Comunisti Pisa, Una città in comune, Mare Libero, Prc Pisa.

Carlo Venturini