"Prendiamo atto del cambio al vertice. Forse lettura negativa dopo il corteo"

Uno degli avvocati dei feriti: "Viene da pensare che sia legato ai fatti di febbraio"

"Prendiamo atto del cambio al vertice. Forse lettura negativa dopo il corteo"

"Prendiamo atto del cambio al vertice. Forse lettura negativa dopo il corteo"

"Prendiamo atto del cambio al vertice della questura". L’avvocato Andrea Callaioli (nella foto), uno dei tre legali pisani (gli altri sono Andrea Di Giuliomaria e Francesco Cerri) che si sono resi disponibili a difendere le famiglie dei giovani rimasti feriti (15 di cui 11 minorenni con referti vari, da pochi giorni a un mese) quel 23 febbraio durante la carica della polizia in una manifestazione pro Palestina, parla dell’avvicendamento. Gli avvocati avevano incontrato, a distanza di una settimana dai fatti, le famiglie dei ragazzi al circolo Arci Alhamrba di Pisa.

Un incontro per spiegare il punto di vista legale e dare informazioni ai genitori e agli stessi coinvolti.

"Viene da pensare che questo cambio così repentino – commenta l’avvocato Callaioli – sia legato a quei fatti".

"Sapevamo di altri trasferimenti – aggiunge – che erano già in programma nella polizia pisana e che si sono poi verificati. Ma del trasferimento del questore Sebastiano Salvo a Spezia non eravamo al corrente. E’ stato improvviso per noi".

"Non conosciamo le motivazioni del dipartimento – prosegue Callaioli – ma viene da pensare che sia stata una decisione conseguente alla gestione di quei giorni di febbraio e che ci sia stata una valutazione negativa. Da qui il cambio".