Francesco Paletti
Cronaca

Pisa, il socio forte è Terravision

Il direttore della multinazionale conferma: ''Abbiamo acquistato la metà di ''Carrara Holding'', società proprietaria dell'80% del Pisa''

Il presidente di Terravision Fabio Petroni

Pisa, 16 gennaio 2016 - «Confermo, abbiamo acquistato il cinquanta per cento della società che controlla il Pisa ma è decisamente prematuro dire oggi chi sarà il nuovo presidente». Parola di Fabio Petroni, direttore di “Terravision”, la multinazionale specializzata nel trasporto stradale da e per gli aeroporti internazionali di molte città europee e collegata al Britaly Post, la testata on line di cui lo stesso Petroni è editore e tramite la quale ieri ha comperato la metà delle quote della “Carrara Holding”, la società proprietaria dell'80% delle quote del club nerazzurro. «Come vede siamo stati di parola – dice soddisfatto rispondendo dal suo ufficio di Roma -. Avevamo detto che nel calcio eravamo interessati soltanto al Pisa e così è stato: in passato ci avevano proposto anche di rilanciare società storiche e blasonate come Bari e Venezia ma abbiamo sempre declinato inviti e proposte. Come ho spiegato molte volte, infatti,la Toscana e Pisa in particolare per noi sono strategiche, sia dal punto di vista del posizionamento che in termini di ritorno d'immagine, specie ora che alla Torre più famosa del pianeta possiamo aggiungere anche un campione del mondo come Gattuso e un uomo di calcio di grandissima competenza qual'è Lucchesi. Lì c'è tutto per fare bene».

Proprio l'intesa con l'attuale presidente è stata la chiave del riavvicinamento al Pisa del manager romano che già in passato aveva trattato più volte con l'ex patron Battini l'acquisto del club nerazzurro, ma sempre senza successo. «E questa sarà anche la cifra della nostra collaborazione per il futuro: abbiamo la massima fiducia in Lucchesi ed è solo in piena sintonia che decideremo le prossime scelte strategiche». A cominciare da quella relativa alla composizione del nuovo consiglio d'amministrazione e alla nomina del futuro presidente, argomenti all'ordine del giorno dell'assemblea di lunedi prossimo. «In città circola il mio nome come successore di Lucchesi? Mi sa che si stanno un po' precorrendo i tempi e lo dico senza alcun intento diplomatico: è vero – ammette – che se ne è parlato, ma sono stato io stesso a frenare un po' perché, per quanto i collaboratori siano di primissimo ordine, fare il presidente di una società come il Pisa è sicuramente un onore, ma anche un impegno importante. E davvero non saprei dirvi se i miei molteplici impegni fra Roma e Londra possano consentirmi di ricoprire anche tale importante carica». Non è questa, comunque, la priorità per Petroni che domenica a Prato sarà in tribuna a seguire Rozzio e compagni: «La cosa più importante l'abbiamo già fatta ed è stata quella di entrare, con un ruolo da protagonisti, nel progetto che si propone di riportare il calcio pisano a lui che merita – spiega -. Avremo sicuramente un ruolo nel nuovo cda, ma tutto il resto sarà deciso in pieno accordo con Lucchesi e in funzione delle necessità di quel progetto e dei suoi obiettivi». Quella di Petroni, comunque, rimane una delle candidature più autorevoli per il ruolo di presidente, anche se non è affatto da scartare la possibilità che tala poltrona sia affidata non direttamente a Petroni ma un uomo di sua fiducia, magari già coinvolto nel management del gruppo “Terravision” e che goda anche della stima di Lucchesi che, comunque, sicuramente lascerà la carica attuale per assumere quella di direttore generale. Quasi certo anche il coinvolgimento di Giancarlo Freggia come vicepresidente.