
La polizia in azione a Pisa (foto d’archivio Valtriani)
Un’indagine accurata e capillare che ha permesso agli agenti della Squadra Mobile di arrivare ai responsabili di numerosi furti commessi ai danni dei turisti: questo, appunto, un fenomeno che, specie con l’estate e nei momenti di maggiore presenza, vive passaggi di particolare crescita ai danni di persone, per lo più, straniere. Così, alla fine di tutti gli accertamenti, sono tre i soggetti gli indagati per le ipotesi di reato di furto e ricettazione.
Si tratta di tre soggetti, residenti in un campo nomadi della Capitale e con svariati precedenti nell’attività predatoria: veri e propri pendolari dei furti. Nell’operazione è stata recuperata anche refurtiva: sono state sequestrate più di trenta valigie e borse di provenienza furtiva che erano state sottratte ai turisti. Tutto – viene ricostruito – è iniziato mettendo sotto la lente una Mercedes. Una macchina segnalata da alcuni cittadini preoccupati perché gli occupanti erano stati visti aggirarsi, con fare sospetto, attorno alle auto in sosta. Tre giorni prima la stessa auto era stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza mentre gli occupanti, due uomini ed una donna incinta, infrangevano i vetri dell’auto di un cittadino belga e portavano via tutti i bagagli.
Dalle indagini della Squadra Mobile di Pisa Il possessore della Mercedes, rassomigliante all’autore del furto ripreso dalle videocamere, è stato trovato in possesso di due telefoni cellulari, di tre zaini, di un trolley, di indumenti maschili e femminili nonché di cosmetici ancora sigillati e, pertanto, è stato denunciato per furto e ricettazione.
La Squadra Mobile è, inoltre, riuscita a risalire ad un altro soggetto, parente del primo, nel cui camper – è emerso – sono state rinvenute le oltre trenta valigie e borse di vario genere, contenenti effetti personali di quelle che sono, verosimilmente, tutte vittime di ulteriori reati; per tale ragione, lo stesso è stato denunciato per ricettazione. Denunciata a piede libero per il furto del 3 settembre anche la donna incinta, moglie del possessore dell’auto, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio – viene spiegato – per i quali il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha emesso un provvedimento di differimento pena per lo stato interessante in cui versava la donna.