"Patto tra le generazioni per dire ‘Mai più guerre’"

La cerimonia a Marina e a Porta a Mare: "Nostro dovere mantenere il ricordo"

"Patto tra le generazioni  per dire ‘Mai più guerre’"

"Patto tra le generazioni per dire ‘Mai più guerre’"

"Come sta accadendo da oltre un anno in Ucraina e in altre zone del pianeta. C’è bisogno di rinnovare quel patto intergenerazionale con chi ci ha preceduto, per ripetere a tutti: Mai più guerre". È il ponte temporale che collega le guerre di allora a quelle di oggi e che il sindaco Michele Conti ha voluto ricordare alla cerimonia di commemorazione per l’80° anniversario del primo bombardamento della Pisa. "I testimoni di allora, per ragioni di età, cominciano a non esserci più – ha detto durante il suo intervento il primo cittadino -. Diventa pertanto ancora più importante assumere il dovere ognuno di noi, di fare memoria di quei fatti e mantenere vivo il ricordo di quei giorni drammatici". Dopo la deposizione della corona sulla lapide in piazza Maria Santissima Ausiliatrice a Marina di Pisa, in memoria dei caduti sul lavoro, vittime del bombardamento sulla fabbrica di idrovolanti, è stata deposta anche una corona di alloro al Sostegno del Canale dei Navicelli, sulla lapide in memoria delle vittime del bombardamento di Porta a Mare. Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente della provincia di Pisa, Massimiliano Angori: "Per evitare la morte dal cielo di ieri di Pisa e di oggi su Mariupol è necessario riaprire il cassetto della storia, per evitare di ripercorrere gli stessi errori – così Angori-. A 60 anni dal famoso discorso di Luther King che sognava l’uguaglianza tra neri e bianchi, oggi dobbiamo avere il sogno della Pace che si fa soprattutto con la Pace".

"Le immagini di oggi ci raccontano di un odio che rimarrà per generazioni – interviene Bruno Possenti, presidente Anpi di Pisa, che rimanda allo spettro della guerra nucleare -. C’è il rischio che chi è costretto nell’angolo usi le armi nucleari prima di piegare definitivamente le ginocchia. La pace si raggiunge con un cessate fuoco, con una conferenza di Pace e un intervento da parte delle Nazioni Unite. Il 7 ottobre stiamo organizzando una grande manifestazione a Roma che dovrà avere una risonanza internazionale, per chiedere definitivamente la fine del conflitto in Ucraina". E.M.D.P.